Evasione da un istituto penale per minorenni: la fuga di un giovane detenuto e le criticità del sistema

Un giovane detenuto straniero evade durante un permesso, ma viene rapidamente arrestato per rapina. L’incidente solleva preoccupazioni sul sistema penale minorile e la necessità di interventi urgenti.
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Evasione da un istituto penale per minorenni: la fuga di un giovane detenuto e le criticità del sistema - (Credit: abitarearoma.it)

Un giovane detenuto di origine straniera è riuscito a evadere dall’Istituto Penale Minorile Casal del Marmo durante un permesso temporaneo, ma la sua libertà è durata poco. Arrestato nel quartiere di Garbatella per rapina, questo incidente ha riacceso il dibattito sulle sfide e le problematiche del sistema penale minorile in Italia. Le dichiarazioni del coordinatore regionale della Fp Cgil Roma e Lazio, Pierluigi Acunzo, mettono in evidenza l’urgenza di interventi mirati per rendere più sicuro il contesto carcerario.

Il permesso che ha portato all’evasione

Il giovane, già detenuto per reati gravi, ha ottenuto un permesso dal Tribunale per i Minorenni di Roma per recarsi all’ufficio immigrazione e presentare documentazione utile per ottenere la cittadinanza italiana. Durante questa visita, ha approfittato di una momentanea disattenzione nella sorveglianza e ha tentato di sparire nel nulla. Nonostante i controlli, è riuscito a fuggire dall’Istituto di via Giuseppe Barellai. Tuttavia, la sua fuga è terminata rapidamente quando le forze dell’ordine lo hanno poi catturato in seguito a un intervento relativo a una rapina avvenuta nel popolare municipio VIII di Roma. Straniero e senza fissa dimora, il giovane ha alimentato interrogativi sul sistema di sicurezza e sulle procedure che regolano i permessi rilasciati ai detenuti minorenni.

Un passato turbolento e le sue conseguenze

All’epoca della sua evasione, il giovane era già in espiazione per reati di particolare gravità, inclusi atti di violenza in concorso nei confronti di un minorenne e della madre di quest’ultimo. La delicatezza della situazione non fa che sottolineare le problematiche intrinseche nel sistema penale minorile. Acunzo ha richiamato l’attenzione sulla situazione critica degli istituti penali, evidenziando l’aumento di evasioni, rivolte e atti di aggressione. Questi eventi non solo mettono a repentaglio la sicurezza degli stessi detenuti, ma anche quella del personale che opera all’interno di questi istituti.

Un sistema penale in difficoltà

La situazione degli istituti penali minorili è definita da Acunzo come un collasso imminente, con evasioni sempre più frequenti e una crescente insicurezza che attraversa le mura di queste strutture. Il personale penitenziario, pur molto dedicato, si trova ad affrontare condizioni di lavoro insostenibili, aggravate da carenze strutturali e dall’assenza di risorse adeguate. Acunzo ha messo in evidenza l’importanza di un intervento immediato per evitare che la situazione possa degenerare ulteriormente. Questi istituti, che dovrebbero fungere da ambiente riabilitativo, si trovano, invece, a dover gestire emergenze su più fronti.

Un appello alle autorità interessate

Il coordinatore della Fp Cgil ha lanciato un appello accorato alle autorità competenti affinché siano adottate misure concrete e risolutive per affrontare le problematiche evidenziate. Ha sottolineato l’importanza di ascoltare le richieste di aiuto del personale e di aprire un dialogo con le parti sociali per garantire un ambiente di lavoro dignitoso e sicuro. La necessità di risposte chiare e tempestive è fondamentale per ripristinare l’ordine e la sicurezza all’interno delle istituzioni penali minorili, un tema che richiede un’attenzione particolare da parte delle autorità competenti e della società.

Ultimo aggiornamento il 16 Ottobre 2024 da Donatella Ercolano

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