Evento di cronaca: famiglia denunziata per circonvenzione d’incapace di un’anziana donna con un patrimonio milionario

Un caso di presunta circonvenzione d’incapace coinvolge una 95enne di Ancona, che ha lasciato un’eredità di oltre un milione alla sua badante e al compagno, suscitando l’indignazione dei familiari.
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Evento di cronaca: famiglia denunziata per circonvenzione d'incapace di un'anziana donna con un patrimonio milionario - Gaeta.it

Le recenti vicende legate alla tutela degli anziani accendono i riflettori su un caso di presunta circonvenzione d’incapace che ha coinvolto una famiglia benestante. Una donna di Ancona di 95 anni, vedova e senza figli, ha lasciato in eredità beni per oltre un milione di euro alla sua badante e al compagno, suscitando l’indignazione dei familiari. Investimenti in polizze assicurative, immobili e denaro contante sono al centro di un’inchiesta della guardia di finanza che ha portato al rinvio a giudizio di tre persone nel tribunale di Ancona.

La vicenda dell’anziana e la sua badante

L’anziana, vedova, ha assunto la badante nel gennaio 2020 per assistere il marito malato. Dopo la sua morte, la badante, insieme al compagno, ha iniziato a isolare la donna dai suoi familiari. Gli inquirenti affermano che i due abbiano fatto credere all’anziana che nessuno si preoccupasse di lei, creando un contesto di vulnerabilità.

Un’attenzione particolare è stata rivolta alla gestione economica della donna. La badante aveva accesso al bancomat della 95enne, prelevando somme considerevoli, fino a 2mila euro al giorno. Inoltre, era in possesso di una delega ai bonifici bancari, utilizzata per trasferire denaro al compagno. Di fatto, in meno di un anno, il patrimonio della donna si sarebbe assottigliato, raggiungendo un buco di circa 500mila euro, secondo le dichiarazioni della Procura.

La storia si complica quando la coppia è riuscita a inserire nomi nel testamento dell’anziana. Grazie a questo stratagemma, gli imputati avrebbero pianificato di ricevere la totalità dell’eredità, la quale comprendeva polizze assicurative e varie abitazioni.

L’azione dei familiari e le conseguenze legali

La situazione è stata portata all’attenzione delle autorità dai cugini di secondo grado dell’anziana, che hanno notato segni di un depauperamento patrimoniale. Con un’accusa di circonvenzione d’incapace, gli investigatori hanno intrapreso un’azione legale che ha portato al rinvio a giudizio di tre individui: la badante di 48 anni, il compagno di 59 e un avvocato di 55 anni, anch’essi coinvolti nel raggiro.

Al termine delle indagini, il giudice Alberto Pallucchini ha stabilito che vi erano sufficienti elementi per procedere. È interessante notare che per il broker che lavorava con la banca della donna non si è proceduto penalmente. La procura ha sostenuto che la badante e il compagno avessero manipolato la donna per ottenere il controllo del suo patrimonio, distruggendo legami familiari e fiducia.

Dopo la denuncia, sono state prese misure cautelari, allontanando la badante dall’abitazione dell’anziana. Allo stesso tempo è stata nominata un’amministrazione di sostegno per proteggere gli interessi della donna. Purtroppo, l’anziana è deceduta recentemente, lasciando un’eredità di polemiche e un processo che coinvolge diverse parti civili, tra cui gli eredi rappresentati dall’avvocato Fabrizio Naspi.

L’attuale stato del processo e la difesa degli imputati

Con il processo che avanza, gli imputati respingono le accuse formulate contro di loro. La battaglia legale si concentra sulla verità dei fatti accaduti e sulla legittimità delle eredità ricevute dalla badante e dal suo compagno. In un contesto emotivamente carico, le difese degli imputati sono affidate a una squadra legale che include avvocati prestigiosi come Ennio Tomassoni, Federica Battistoni e Francesca Petruzzo.

Il caso serve da monito sulla delicatezza della condizione degli anziani e sulle potenziali vulnerabilità insite nella gestione delle loro finanze. Le autorità continuano a monitorare la situazione, con l’obiettivo di garantire il rispetto dei diritti degli individui più fragili. In un’epoca in cui le dinamiche familiari e sociali sono sempre più complesse, il caso di Ancona rimane un esempio emblematico di come la protezione degli anziani richieda attenzione e vigilanza costante.

Ultimo aggiornamento il 14 Novembre 2024 da Laura Rossi

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