Ferrara: oggi si inaugura la nuova sede di Forza Nuova tra polemiche e proteste

A Ferrara, l’inaugurazione della nuova sede di Forza Nuova provoca proteste da parte di forze antifasciste e interrogativi sulla gestione della sicurezza e dei diritti democratici in Italia.
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Ferrara: oggi si inaugura la nuova sede di Forza Nuova tra polemiche e proteste - Gaeta.it

A partire dalle 17:30 di oggi, sabato 5 ottobre 2023, la città di Ferrara si prepara ad accogliere l’inaugurazione di una nuova sede di Forza Nuova in via Boldrini. Questo evento, atteso con grande attenzione, provoca un’ampia ondata di proteste da parte delle forze di sinistra e dei gruppi antifascisti, in particolare a causa della presenza annunciata del segretario nazionale Roberto Fiore, del vicesegretario Luca Castellini e di altri rappresentanti di spicco del partito. È importante ricordare che Fiore e Castellini risultano indagati per il presunto assalto alla CGIL avvenuto tre anni fa, un fatto che ha ulteriormente accentuato le tensioni legate all’apertura di questa nuova sede.

Protesta delle forze democratiche in Galleria Matteotti

In risposta all’inaugurazione della sede, si svolgerà un presidio delle forze democratiche in Galleria Matteotti, organizzato da un ampio schieramento di associazioni, sindacati e movimenti, che si sono riuniti nei locali della Camera del Lavoro. Gli organizzatori hanno espresso la loro preoccupazione riguardo all’insediamento di un partito di estrema destra a Ferrara, sottolineando che “Forza Nuova fa esplicito riferimento, sia dal punto di vista ideale che culturale, al fascismo e alla Repubblica di Salò.”

Il presidio avrà lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sugli ideali promulgati da Forza Nuova, con particolare riferimento agli slogan xenofobi, razzisti, omofobi e transfobici che caratterizzano la loro propaganda. Si evidenzia, inoltre, che gli atti di violenza e aggressione attribuiti al partito non rispecchiano i valori della Costituzione italiana, che vieta esplicitamente la riorganizzazione di partiti fascisti in qualsiasi forma. Queste affermazioni sono corroborate dallo statuto e dagli storici comportamenti del partito, attraverso i quali si cerca di travisare il concetto di democrazia. L’evento di oggi rappresenta quindi un importante momento di visibilità per le forze antifasciste, che rampogno con determinazione contro la presenza di movimenti che rievocano il periodo storico del fascismo.

Identificazione di un’attivista dei Verdi durante il volantinaggio

Sempre nella giornata di oggi, un episodio significativo ha coinvolto una militante dei Verdi, identificata e fermata mentre distribuiva un volantino intitolato “Antifascisti per Costituzione.” Il portavoce di Europa Verde e deputato di Avs, Angelo Bonelli, ha denunciato la situazione, evidenziando come la donna fosse impegnata a promuovere un presidio previsto per la stessa ora dell’inaugurazione della sede di Forza Nuova, che si sarebbe tenuto in opposizione all’evento.

L’attivista è stata fermata sotto la sua abitazione con la presenza di carabinieri e rappresentanti delle autorità. Nonostante il volantinaggio fosse stato regolarmente comunicato alla Questura, la reazione delle forze dell’ordine ha sollevato interrogativi circa il rispetto della libertà di espressione e dei valori democratici. Bonelli ha sottolineato l’incoerenza del comportamento delle autorità, che sembrano prendere provvedimenti contro chi promuove i principi costituzionali, mentre consentono l’inaugurazione di una sede che riconduce a ideologie violente e xenofobe.

Inoltre, Bonelli ha menzionato la presenza di Fiore e Castellini, già condannati per l’assalto alla CGIL, ponendo interrogativi su come gli organi statali possano consentire tali eventi in un clima di crescente tensione sociale. Ha chiesto al ministro dell’Interno Piantedosi di chiarire la posizione della Questura e i criteri di intervento riguardo a manifestazioni che promuovono ideali antidemocratici.

La polemica sull’apertura della Casa della Patria

Una questione emersa nel dibattito pubblico è l’apertura della sede di Forza Nuova, che verrà chiamata “Casa della Patria.” La scelta del nome ha creato confusione e sollevato diverse critiche, poiché a Ferrara già esiste un luogo omonimo, situato in Corso Giovecca 165, dedicato alla memoria del pilota Pico Cavalieri. Questo palazzo, da un secolo, è un punto di riferimento per le associazioni combattentistiche e d’arma, e nel 2025 sarà trasformato nella sede del Museo del Risorgimento e della Resistenza.

Bonelli ha richiesto una risposta al governo riguardo alle disuguaglianze nella gestione della sicurezza pubblica, interrogandosi su come sia possibile che un’organizzazione accusata di atti violenti possa aprire una nuova sede mentre si ferma una cittadina che distribuisce volantini in difesa della democrazia. La richiesta di trasparenza e legalità rimane al centro del dibattito sulla sicurezza e la libertà di espressione in Italia, con i cittadini sempre più attenti a come vengono gestiti i diritti democratici e il clima sociale presente nel paese.

Ultimo aggiornamento il 5 Ottobre 2024 da Laura Rossi

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