Festival del Mondo Antico: Un’esplorazione dei Confini nella 26/ma Edizione di Rimini

Il Festival del Mondo Antico di Rimini, dal 23 al 26 ottobre, esplora il tema “Confini, margini, aperture” attraverso conferenze e dibattiti con esperti di storia, arte e geopolitica.
Festival Del Mondo Antico3A Un27 Festival Del Mondo Antico3A Un27
Festival del Mondo Antico: Un'esplorazione dei Confini nella 26/ma Edizione di Rimini - (Credit: www.ansa.it)

Il Festival del Mondo Antico, un’importante manifestazione culturale, torna a Rimini con la sua 26/ma edizione, in programma dal 23 al 26 ottobre. Quest’anno il tema centrale dell’evento è “Confini, margini, aperture”, un argomento che stimola riflessioni profonde sull’eredità culturale del passato e sulle sue riletture nel contesto contemporaneo. L’incontro si preannuncia come una piattaforma per studiosi e appassionati interessati a esplorare il ruolo determinante dei confini nel modellare civiltà, società e pensiero nel corso della storia, scoprendo come tali dinamiche persisteranno nel presente e nel futuro.

Un programma ricco di incontri ed esperti

Il Festival del Mondo Antico offrirà un programma denso di conferenze e dibattiti, con la partecipazione di esperti di spicco nel campo della storia, archeologia, arte e politica. Questo evento si configura come un’importante occasione di scambio culturale e di approfondimento. Tra i relatori si potranno annoverare nomi come Giovanni Brizzi e Camillo Neri, i quali si concentreranno sui conflitti e le tensioni tra il mondo classico e le varie forze antagoniste del tempo. Inoltre, figure di spicco come Paolo Giulierini e Paolo Matthiae faranno luce sulle scoperte archeologiche di Ebla, offrendo nuovi spunti per comprendere le narrazioni da sempre associate ai vinti della storia.

L’intervento di storici dell’arte come Francesca Cappelletti e Claudio Strinati avrà un ruolo cruciale nel rielaborare le nozioni di confini artistici e culturali, attenzionando le evoluzioni nel tempo e offriranno una nuova lettura di tematiche legate anche alla questione di genere. La rassegna si arricchirà anche della presenza di politologi e giornalisti di fama, tra cui Angelo Panebianco, Vittorio Emanuele Parsi e Monica Maggioni, che si immergeranno nelle complesse dinamiche geopolitiche moderne e delle nostalgie legate ai confini, analizzando come questi elementi si incrociano con la nostra vita quotidiana.

La rassegna come viaggio attraverso i secoli

Organizzato dal Comune di Rimini in associazione con la casa editrice Il Mulino, il festival si propone come un viaggio attraverso il tempo, esplorando il concetto di confine in una varietà di forme e significati. Si partirà dalle percezioni storiche dei confini come minacce, alludendo ai legami tra città come Roma e Atene, e si arriverà ad analizzare gli aspetti più moderni, dove il confine può fungere da barriera o come una soglia per aperture innovative.

Ogni incontro sarà un’opportunità preziosa per riflettere non solo su come i confini abbiano plasmato la storia e la cultura, ma anche su come continuino a influenzare le dinamiche sociali e politiche del mondo attuale. La manifestazione si arricchirà, infine, della presenza dello scrittore Paolo Di Paolo, il quale inviterà i partecipanti a riscoprire la poesia di autori come Giacomo Leopardi e Giovanni Pascoli, suggerendo come la letteratura possa offrire una lente unica attraverso cui scrutare i confini e il loro significato profondo.

L’appuntamento di Rimini si preannuncia, quindi, come un’importante occasione per articolarne il dibattito culturale, stimolando un’interrogazione su cosa significhi davvero sfidare i limiti e varcare confini di ogni genere, in un’epoca in cui le interconnessioni e i dialoghi tra culture diverse non sono mai stati così cruciali.

Ultimo aggiornamento il 22 Ottobre 2024 da Donatella Ercolano

Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Gestione cookie