Fiume Sarno: allerta contaminazione, i risultati di uno studio mettono in guardia

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Fiume Sarno: allerta contaminazione, i risultati di uno studio mettono in guardia - Fonte: Adnkronos | Gaeta.it

La questione della contaminazione del fiume Sarno, già nota per i suoi gravi problemi ambientali, torna a far discutere. Recenti analisi commissionate dal sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, rivelano livelli di contaminazione allarmanti. Il lavoro, condotto pro bono dall'oncologo Antonio Giordano, evidenzia rischi concreti per la salute pubblica e per l'ecosistema. Le relazioni tecniche sono state inviate alle principali autorità competenti, lasciando intravedere una situazione critica che richiede urgenza e attenzione.

i risultati allarmanti dello studio di giordano

analisi della contaminazione delle acque

L'analisi condotta da Antonio Giordano prende in considerazione relazioni presentate dalla Geoconsultlab, società specializzata nel monitoraggio ambientale, che ha esaminato le acque del fiume e dei fanghi di drenaggio. Giordano ha espresso forti preoccupazioni riguardo alla presenza di sostanze tossiche nei sedimenti del Rio Sguazzatorio. Malgrado la rimozione della classificazione HP7 nel report aggiornato, i livelli di contaminazione di metalli pesanti come antimonio, arsenico, cadmio, cromo esavalente, mercurio, selenio, stagno e tallio non hanno mostrato variazioni significative.

Gli effetti dell'esposizione a tali contaminanti, anche a basse concentrazioni, sono preoccupanti. L’oncologo ha sottolineato i potenziali meccanismi di bioaccumulo e tossicità cronica associati a queste sostanze. Inoltre, la loro persistenza nel suolo e nelle risorse idriche può avere ripercussioni immediate sull'ecosistema e sulla salute umana, creando preoccupazioni per la sicurezza delle popolazioni circostanti.

l'importanza della profondità di campionamento

Un aspetto cruciale emerso dallo studio è la profondità dei campionamenti. Giordano ha spiegato che la differenziazione tra contaminazione recente e accumuli di inquinanti storici è essenziale per comprendere la gravità del problema. Campionamenti superficiali possono rivelare contaminazioni fresche, ma prelievi più profondi sono necessari per identificare l'accumulo di metalli pesanti nel tempo. Tali accumuli sono legati a fonti di inquinamento del passato e possono influenzare significativamente la salute pubblica, come dimostrano vari studi epidemiologici.

La questione diventa ancora più complessa nella regione, particolarmente soggetta a esondazioni, che possono amplificare la dispersione dei contaminanti. Tale contesto rende questa battaglia contro l'inquinamento ancora più urgente, dato il rischio intrinseco per la salute dei cittadini.

la reazione delle istituzioni e le richieste del sindaco

appello per un intervento tempestivo

Con l'emergenza sanitaria e ambientale definitivamente sul tavolo, il sindaco Pasquale Aliberti ha sollevato l'attenzione delle autorità competenti. Aliberti ha sottolineato come la superficialità mostrata dalle istituzioni in passato non sia più accettabile e abbia spinto l'amministrazione locale a richiedere il supporto di professionisti riconosciuti come Antonio Giordano.

L'appello del sindaco si concentra sull’urgenza di una risposta chiara e forte dalla Regione Campania, con riferimenti ai rapporti discordanti emersi nelle analisi recenti. La denuncia è diretta: i dati forniti inizialmente nella primavera del 2023 e aggiornati a novembre non solo sono diversi, ma con un preoccupante declassamento della pericolosità dei metalli presenti nelle acque.

il ruolo del governatore e l'importanza della trasparenza

Il governatore Vincenzo De Luca è direttamente chiamato in causa, con l'invito a non ignorare la gravità della situazione. Aliberti richiede un’azione concreta dalla Regione per affrontare la contaminazione e garantire la salute dei cittadini. L’amministrazione di Scafati non vuole rimanere in silenzio e sottolinea l'importanza della trasparenza in questo delicato contesto.

In una situazione in cui la salute pubblica è messa a rischio, gli Enti locali si trovano di fronte alla responsabilità di agire in maniera efficace e tempestiva. I risultati dello studio di Giordano offrono un quadro cruciale per avviare politiche di risanamento e monitoraggio ambientale, ma la volontà di affrontare il problema deve partire da una governabilità chiara e consistente.

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