Il Frosinone Calcio ha ufficialmente confermato Vincenzo Vivarini come allenatore del club, nonostante la situazione attuale della squadra, che si trova penultima nel Campionato di Serie B. Questa decisione è stata comunicata dal Direttore Generale Guido Angelozzi durante una recente conferenza stampa, dove ha espresso fiducia nel lavoro del tecnico. Facendo il punto sull’andamento della squadra e sulle problematiche legate agli infortuni, Angelozzi ha fornito un quadro completo delle cause alla base delle difficoltà patite dal Frosinone.
La fiducia in Vincenzo Vivarini
Durante la conferenza stampa, Guido Angelozzi ha elogiato le capacità di Vincenzo Vivarini, definendolo un “grande allenatore” in grado di affrontare le sfide. Angelozzi non ha risparmiato parole di sostegno, sottolineando che “il tecnico non è in discussione“. Questo commento ristabilisce la serenità nell’ambiente e rassicura i tifosi, che possono continuare a nutrire speranze per un miglioramento delle prestazioni della squadra.
Vivarini, con una carriera che vanta esperienze significative in diverse squadre, ha dimostrato di saper gestire momenti di crisi e ristrutturare tatticamente un gruppo di giocatori. Nonostante i risultati poco incoraggianti – solo una vittoria in campionato fino ad ora – il Direttore Generale ha confidato che la professionalità e l’esperienza del tecnico potranno fare la differenza nella seconda metà della stagione. La dirigenza sembra fiduciosa che, sotto la guida di Vivarini, si possano trovare soluzioni efficaci per risollevare le sorti della squadra.
Le difficoltà legate agli infortuni
Un aspetto cruciale dell’attuale crisi del Frosinone è rappresentato dal lungo elenco di infortuni che hanno colpito la rosa. Angelozzi ha messo in evidenza come la “sfilza sfortunata di defezioni” abbia avuto un impatto drammatico sull’andamento della squadra. Sin dall’inizio della stagione, il Frosinone ha perduto giocatori fondamentali, tra cui Cittadini, Cerofolini e Biraschi, a causa di infortuni gravi.
Nella conferenza, è emerso che Cittadini ha subito la rottura del crociato e Cerofolini una lesione meniscale. Inoltre, il caso di Biraschi con peritonite e quello di Tsajout hanno ulteriormente complicato le cose. Angelozzi ha rivelato che solo ieri Pecorino è stato operato al ginocchio, mentre Distefano ha in programma un intervento chirurgico imminente. Queste assenze pesano sulla formazione, riducendo le opzioni a disposizione del tecnico e incidendo negativamente sulle prestazioni in campo.
Il Direttore Generale ha quantificato i problemi di organico: “si tratta di 6 interventi su giocatori su cui puntavamo“. Un chiaro segnale della fragilità della rosa e delle difficoltà di gestione del gruppo da parte di Vivarini, che deve trovare soluzioni alternative per affrontare le prossime sfide.
Un leone ferito: la resilienza del Frosinone
Nonostante le avverse circostanze, Angelozzi ha utilizzato una metafora forte per descrivere la situazione del Frosinone, paragonando la squadra a “un leone ferito“. Questo simbolismo esprime la forza e la determinazione, tradendo una certa fiducia nella capacità di reagire. “Il Frosinone non è morto“, ha affermato con risolutezza, auspicando un immediato risveglio della squadra.
La dirigenza è consapevole che, oltre all’immediato malessere, esiste anche una luce in fondo al tunnel, con la possibilità di rinforzi sul mercato di gennaio. Angelozzi ha sottolineato che “se ci sarà da fare qualcosa a gennaio si farà“, lasciando intendere che la società è pronta a investire per migliorare la situazione. Questo approccio strategico, ovviamente, dovrà tenere conto sia delle necessità tecniche che delle condizioni economiche del club, senza compromettere il futuro a lungo termine.
Tale ottimismo verrà testato nelle prossime giornate, in cui il Frosinone dovrà affrontare avversari ostici per cercare di risalire in classifica, mantenendo viva la speranza di una stagione in grado di regalare soddisfazioni ai tifosi e alla dirigenza.
Ultimo aggiornamento il 8 Ottobre 2024 da Sofia Greco