G7 di Matera: le imprese diversificate ottimizzano i profitti, secondo Confindustria e Deloitte

La Conferenza B7 a Matera ha evidenziato come la diversità e l’inclusione nelle aziende non solo migliorino la reputazione, ma incrementino anche i profitti, sottolineando l’importanza di strategie aziendali inclusive.
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La Conferenza sulle Parti Interessate del B7 si è svolta a Matera, in concomitanza con la Ministeriale G7 sulle Pari Opportunità, dal 4 al 6 ottobre. Durante l’evento, è stato presentato il report “B7 Flash,” redatto da Confindustria e Deloitte, che evidenzia che le aziende che investono in diversità e inclusione non solo beneficiano di una migliore reputazione, ma anche di un significativo incremento dei loro profitti. Questo scenario mette in luce la necessità per le aziende di abbracciare queste pratiche come parte integrante delle loro strategie aziendali.

L’importanza della diversità per le imprese moderne

Secondo Andrea Poggi, Innovation Leader per Deloitte Italia e capo delegazione B7, la diversità è essenziale non solo per motivi etici e sociali, ma ha anche un forte impatto economico. In un mondo in continua evoluzione e caratterizzato da rapidi cambiamenti, le aziende devono adottare approcci imprenditoriali che riflettano la ricchezza di esperienze e prospettive. Poggi ha affermato che le imprese con team diversificati e eterogenei tendono a registrare ritorni sugli investimenti superiori del 29% rispetto a quelle con team omogenei. Questo dato mette in evidenza come la diversità non sia solo una questione di giustizia sociale, ma anche una strategia vincente per il business.

In aggiunta, le aziende che presentano leadership eterogenee possono sperimentare un incremento dei profitti superiore al 9%. Questi risultati indicano chiaramente che promuovere un ambiente lavorativo inclusivo non è solo una buona pratica, ma può condurre a un vantaggio competitivo richiesto in un mercato sempre più sfidante. Un approccio imprenditoriale che abbraccia la diversità può facilitare l’innovazione e la creatività, elementi cruciali per il successo nel contesto attuale.

L’approccio di Confindustria per l’inclusione sociale

Il messaggio chiave emerso durante la conferenza è che le imprese non possono più ignorare l’importanza dell’inclusione sociale. Lara Ponti, Vicepresidente di Confindustria per la Transizione Ambientale e gli Obiettivi ESG, ha sottolineato che sbloccare il pieno potenziale dell’imprenditorialità è vitale per costruire un’economia più resiliente ed equa. Questo richiede che i Paesi G7 adottino azioni concrete per promuovere l’inclusione sociale, in particolare per i gruppi sottorappresentati e per migliorare l’uguaglianza di genere.

Ponti ha enfatizzato che le aziende devono incorporare i valori dell’inclusione nei loro obiettivi strategici. Ciò implica non solo un aumento della presenza delle donne nei vari settori, ma anche l’implementazione di politiche in grado di garantire pari opportunità di crescita professionale, retribuzioni eque, e un equilibrio tra vita privata e lavoro. Creare un ambiente professionale che favorisca la diversità è fondamentale non solo per il bene sociale, ma anche per il miglioramento delle performance aziendali.

La conferenza ha quindi rappresentato un’opportunità cruciale per riflettere su come le decisioni strategiche delle aziende possano attivamente contribuire a una società più equa e a un’economia più sostenibile, mostrando che il business e la responsabilità sociale possono muoversi in maniera sinergica.

Ultimo aggiornamento il 4 Ottobre 2024 da Armando Proietti

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