Giorgia Meloni in medio oriente: missione diplomatica tra giordania e libano

Giorgia Meloni visita Giordania e Libano per affrontare la crisi umanitaria a Gaza, promuovere stabilità regionale e sostenere i rifugiati siriani, sottolineando l’impegno dell’Italia in Medio Oriente.
Giorgia Meloni In Medio Orient Giorgia Meloni In Medio Orient
Giorgia Meloni in medio oriente: missione diplomatica tra giordania e libano - (Credit: www.adnkronos.com)

La premier italiana Giorgia Meloni ha interrotto la sua partecipazione ai lavori del Consiglio Europeo per recarsi in Medio Oriente, con un viaggio che sottolinea l’impegno dell’Italia nella regione. Meloni, attesa in Giordania e successivamente in Libano, si propone di affrontare temi cruciali come la situazione umanitaria a Gaza e la stabilità del confine israelo-libanese. La scelta di visitare queste due nazioni evidenzia la volontà italiana di giocare un ruolo attivo in un contesto complesso e delicato.

Il significato della visita in giordania

L’incontro con la Giordania rappresenta una mossa strategica per l’Italia, che riconosce il paese come un pilastro fondamentale della stabilità medio-orientale. Fonti governative italiane hanno sottolineato l’importanza della leadership giordana nel tentativo di de-escalation dei conflitti e nel garantire un flusso di aiuti umanitari verso Gaza. Meloni avrà un incontro formale con Re Abdullah II ad Aqaba, dove il tema centrale del bilaterale sarà la crisi palestinese, con particolare attenzione alla situazione umanitaria nella Striscia di Gaza.

La Giordania ha storicamente assorbito una significativa popolazione palestinese e, in questo contesto, svolge un ruolo cruciale nella gestione dell’emergenza umanitaria. Durante i colloqui, la premier italiana discuterà la proposta giordana di istituire un “Gaza Humanitarian Gateway“, che mira a facilitare la distribuzione di aiuti e a migliorare le condizioni di vita della popolazione civile sotto assedio. Questo dialogo segue un precedente incontro tra Meloni e Abdullah II avvenuto a Cipro durante il Vertice Med9, segno di un rapporto di fiducia e collaborazione già consolidato tra le due nazioni.

Le azioni della premier Meloni in Giordania, pertanto, si pongono in continuità con la strategia italiana di ricerca di stabilità e pace nella regione, operando attraverso la diplomazia e il supporto umanitario, con l’obiettivo di contribuire a un quadro di sicurezza più ampio.

La visita in libano: un segnale di solidarietà

Dopo la Giordania, Meloni proseguirà il suo viaggio in Libano, dove è attesa per importanti incontri con il primo ministro Najib Mikati e il presidente del parlamento Nabih Berri. La visita si configura come la prima di un leader europeo dopo l’inizio delle operazioni militari israeliane, un segnale di solidarietà e supporto al Libano in un momento critico.

Durante il suo incontro con i leader libanesi, Meloni ribadirà il supporto italiano per la stabilizzazione del confine israelo-libanese, un argomento di primaria importanza, soprattutto alla luce delle recenti tensioni. L’Italia, che partecipa attivamente alla missione UNIFIL, chiederà garanzie sulla sicurezza del personale in servizio, richieste già avanzate in precedenza al primo ministro israeliano Netanyahu.

L’agenda della premier includerà anche una discussione sui progressi riguardanti l’applicazione della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, la quale richiede una cooperazione stringente tra le forze armate libanesi e le forze internazionali. L’attenzione all’implementazione di QAULSI avviene mentre l’Italia riveste un ruolo guida sia con la missione bilaterale MIBIL sia nel Comitato Tecnico Militare per il Libano.

La crisi dei rifugiati siriani e l’impegno italiano

La questione dei rifugiati siriani sarà un tema centrale durante gli incontri di Meloni. Con circa un milione di rifugiati siriani in Libano, che rappresentano il 20% della popolazione, il governo italiano intende approfondire la cooperazione con le autorità locali per affrontare quella che è una crisi di dimensioni umane enormi. I recenti sviluppi hanno aggravato la situazione, con centinaia di migliaia di persone in fuga verso la Siria.

L’Italia ha già preso iniziative in questo senso, promuovendo incontri multilaterali come quello avvenuto a Cipro, che ha visto la partecipazione di leader regionali e della Commissione Europea. La posizione italiana, insieme ad altri stati membri dell’UE, sottolinea la necessità di rivedere la strategia dell’Unione riguardo alla Siria, mirando a creare condizioni sostenibili per il ritorno volontario dei rifugiati.

Meloni e il suo governo si impegnano anche a rafforzare la presenza diplomatica a Damasco, sottolineando l’importanza della cooperazione internazionale per risolvere la crisi siriana. Con incontri strategici e un dialogo aperto sulle sfide regionali, l’Italia continua a perseguire il suo obiettivo di contribuire alla pace e alla stabilità in Medio Oriente, lavorando a stretto contatto con gli alleati e gli attori locali.

Ultimo aggiornamento il 18 Ottobre 2024 da Donatella Ercolano

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