Giudicarie: due truffe via telefono rivelano nuovi metodi ingannevoli

A Giudicarie si intensificano le truffe telefoniche, con malfattori che utilizzano tecniche di spoofing per ingannare le vittime. I Carabinieri avvertono e forniscono consigli per prevenire queste frodi.
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Giudicarie: due truffe via telefono rivelano nuovi metodi ingannevoli - (Credit: www.ansa.it)

La recente ondata di truffe che ha colpito la zona delle Giudicarie mette in evidenza le sofisticate tecniche adottate dai malfattori per ingannare le vittime. Con l’ausilio di moderne tecnologie, i truffatori riescono a imitare l’identità di figure autoritarie, creando situazioni di panico e confusione. L’Arma dei Carabinieri ha divulgato una nota per avvertire la popolazione riguardo a queste frodi e per fornire utili consigli per evitarle.

La tecnica dello spoofing

Negli ultimi giorni, una donna di oltre quarant’anni è stata bersagliata da un tentativo di truffa che sfrutta la tecnica dello “spoofing“. Questa strategia consente ai truffatori di mascherare il proprio numero di telefono facendolo apparire come quello di una persona o di un ente attendibile. Nel caso specifico, la vittima ha ricevuto una chiamata da un sedicente dipendente di banca, il quale segnalava operazioni anomale sul suo conto. Illusa dalla serietà della situazione, la donna è stata spinta a compiere operazioni bancarie urgenti. Nonostante il suo istinto iniziale l’avesse portata a dubitare, la successiva telefonata da un numero che sembrava appartenere a un Comando dei Carabinieri l’ha convinta a procedere con due bonifici complessivi per quasi 7.000 euro. Solo in un secondo momento, la donna si è resa conto di essere stata raggirata, portando alla luce l’efficacia delle truffe telefoniche.

Un’altra truffa assicurativa

Parallelamente a questo episodio, i Carabinieri della stazione di San Lorenzo Dorsino hanno denunciato un uomo e una donna di circa trent’anni, provenienti dalla Campania, per un’altra truffa ordita attraverso un annuncio online. L’uomo si era spacciato per un dipendente di una nota compagnia assicurativa e aveva attirato l’attenzione di un trentino di 40 anni con una proposta allettante. Dalla ricerca al falso annuncio online, il malcapitato ha contattato il truffatore e, convinto della validità dell’offerta, ha inviato la documentazione necessaria e una ricevuta di pagamento di circa 800 euro. Tuttavia, il tempo è passato senza che l’assicurazione promessa venisse mai ricevuta. Quando il trentino ha tentato di ricontattare il presunto assicuratore, ha scoperto con grande sorpresa che il numero di telefono non era più attivo. Le indagini avviate dai Carabinieri hanno portato a risultati incoraggianti, consentendo di risalire ai titolari del conto coinvolto nella truffa.

Raccomandazioni per la prevenzione delle truffe

Di fronte all’aumento di questo tipo di frodi, i Carabinieri raccomandano alla cittadinanza di prestare particolare attenzione quando ricevono telefonate da numeri sconosciuti o che sembrano risultare da enti ufficiali. È fondamentale non condividere informazioni personali o dati bancari telefonicamente. In caso di chiamate sospette, è utile riattaccare e contattare direttamente l’ente in questione utilizzando numeri di telefono ufficiali, per verificare la veridicità delle affermazioni. Allo stesso modo, in caso di incerti o operazioni che sollevano dei dubbi, è sempre consigliato consultarsi con le autorità competenti o con persone di fiducia.

La sensibilizzazione della popolazione rappresenta una delle strategie più efficaci per contrastare il fenomeno delle truffe, che continua ad evolversi con l’avanzamento della tecnologia. Mantenere alta l’attenzione e adottare comportamenti prudenti può fare la differenza nella prevenzione di questi reati.

Ultimo aggiornamento il 17 Ottobre 2024 da Donatella Ercolano

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