Alla Fabbrica di San Pietro, martedì 8 ottobre alle 9.30, è stata organizzata una visita speciale dedicata ai giornalisti. Questo evento offre l’opportunità di esplorare da vicino i lavori di restauro del Baldacchino e della Cattedra di San Pietro, emblematiche opere realizzate da Gian Lorenzo Bernini. I partecipanti potranno ammirare le meraviglie artistiche da un’altezza di oltre 20 metri, un’esperienza unica che permetterà di osservare da vicino sia l’opera originale che i recenti interventi di recupero.
Dettagli dell’evento per la stampa
La visita avrà luogo nella storica Sala del Capitolo, un ambiente prestigioso all’interno della Fabbrica di San Pietro. Saranno presenti figure di spicco come l’ingegner Alberto Capitanucci, responsabile dell’Area Tecnica della Fabbrica, e padre Enzo Fortunato, che ricopre il ruolo di direttore della Comunicazione della Basilica di San Pietro. La conferenza stampa è un’importante occasione di confronto e informativa, durante la quale verranno fornite dettagliate spiegazioni sui lavori di restauro e rivelate informazioni sull’attesa data di inaugurazione, simbolica per la comunità cattolica mondiale.
La Fabbrica di San Pietro, che gestisce e cura il complesso museale e monumentale del Vaticano, è impegnata in un processo di valorizzazione del patrimonio artistico. In linea con questa missione, la visita non solo mira a promuovere la trasparenza riguardo i progressi del restauro, ma desidera anche coinvolgere i media nella diffusione di conoscenze su rilevanti opere d’arte.
Un restauro di grande valore simbolico
Il restauro del Baldacchino di Bernini è di particolare importanza non solo dal punto di vista artistico ma anche simbolico. Infatti, il Baldacchino in bronzo dorato, situato sopra l’altare maggiore, indica solennemente il punto in cui si trova la Tomba dell’Apostolo Pietro, figura fondamentale nella storia del cristianesimo. La Fabbrica di San Pietro ha dichiarato che questo restauro, già impegnativo, assume un significato maggiore in vista del Giubileo previsto per il 2025, un evento di grande richiamo per i pellegrini di tutto il mondo.
Secondo una nota ufficiale, l’iniziativa di restauro rappresenta un passo necessario per preservare la magnificenza e la storia di questo capolavoro. Viene sottolineata l’importanza di mantenere intatta questa opera, non solo per il suo valore estetico, ma anche per il significato spirituale che rappresenta per la comunità cattolica.
La storicità del Baldacchino e i suoi ultimi interventi
Il Baldacchino di San Pietro, progettato da Gian Lorenzo Bernini per il Papa Urbano VIII, è un’opera che risale tra il 1624 e il 1635. Questo straordinario capolavoro, alto quasi 29 metri, si distingue per le quattro colonne tortili che sostengono la copertura, ispirate a colonne marmoree storicamente posizionate attorno alla Tomba di Pietro nell’antica basilica. L’ultimo intervento di restauro sul Baldacchino risale al 1758, quando una squadra imponente di operai, fino a sessanta al giorno, lavorò per circa tre mesi per garantire la manutenzione e la bellezza di questa struttura.
Il Baldacchino non è solo un simbolo artistico ma anche un monumento che racchiude secoli di storia, spiritualità e cultura. Ogni restauro rappresenta un’opportunità per riflettere su quanto questo lavoro di Gian Lorenzo Bernini continui a essere fondamentale nel contesto del Vaticano e per i tanti visitatori che si recano in pellegrinaggio presso la Basilica di San Pietro. L’attuale restauro, dunque, si pone non solo come obbligo storico, ma anche come impegno verso le future generazioni.
Ultimo aggiornamento il 3 Ottobre 2024 da Donatella Ercolano