HBI vince il premio “Eni Joule for Entrepreneurship” per la sua innovativa tecnologia di trattamento dei fanghi

La start-up HBI di Bolzano vince il premio “Eni Joule for Entrepreneurship” per la sua innovativa tecnologia che trasforma fanghi di depurazione in risorse sostenibili, promuovendo economia circolare e autosufficienza agricola.
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HBI vince il premio "Eni Joule for Entrepreneurship" per la sua innovativa tecnologia di trattamento dei fanghi - (Credit: www.ansa.it)

La start-up HBI, situata all’interno del NOI Techpark di Bolzano, ha recentemente ricevuto il prestigioso premio “Eni Joule for Entrepreneurship” durante la cerimonia dell’Eni Award 2024, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dei principali dirigenti di Eni. In questo contesto, la tecnologia sviluppata da HBI si distingue come un’innovativa soluzione poligenerativa per trasformare i fanghi di depurazione da una problematica ambientale in una risorsa sostenibile e redditizia.

Eni Award: Un riconoscimento per l’innovazione e la sostenibilità

Istituito nel 2008, l’Eni Award ha come scopo centralizzare lo sviluppo e l’ottimizzazione delle fonti energetiche, incentivare la ricerca scientifica e tecnologica applicata all’ambiente, e valorizzare i futuri leader di ricerca e impresa. Negli anni, il premio si è affermato come un’importante piattaforma per incentivare l’innovazione e mantenere viva l’attenzione sulle questioni legate alla sostenibilità ambientale. La menzione speciale “Eni Joule for Entrepreneurship”, aggiunta nel 2024, sottolinea l’impegno di Eni nel supportare le iniziative imprenditoriali che propongono soluzioni concrete a problemi cruciali legati alla transizione ecologica. HBI si è distinta non solo per la sua tecnologia, ma anche per il potenziale impatto a lungo termine sulle pratiche di gestione dei rifiuti e sull’autosufficienza nell’approvvigionamento di fertilizzanti in Europa.

HBI e la visione di Daniele Basso: dalla start-up a leader nella bioinnovazione

Fondato nel 2016 dal visionario Daniele Basso, HBI – Human Bio Innovation nasce con l’intento di riformulare il trattamento dei fanghi di depurazione. L’azienda ha introdotto un approccio innovativo che recupera non solo acqua, ma anche energia rinnovabile e nutrienti, trasformando così un prodotto normalmente percepito come rifiuto in risorse preziose. Questo processo è stato rafforzato nel corso degli anni da una strategica collaborazione con la Tech Transfer Unit Green del NOI Techpark e dal team Eu Opportunities del NOI. Attraverso questo supporto, HBI ha avuto accesso a finanziamenti provinciali ed europei, indispensabili per sviluppare e brevettare la propria tecnologia.

Nel 2021, HBI ha attivato il suo primo impianto operativo, dimostrando una capacità di riduzione del rifiuto di oltre il 90%. Questa tecnologia non solo contribuisce a minimizzare l’impatto ambientale dei fanghi, ma promuove anche un modello di economia circolare, contribuendo alla sostenibilità.

Impatto economico e ambientale della tecnologia HBI

La tecnologia brevettata da HBI presenta vantaggi economici significativi, potendo generare risparmi annui compresi tra i 120 e i 150 milioni di euro. Questo appare ancor più rilevante considerando l’attuale dipendenza dell’Unione Europea dalle importazioni di fertilizzanti NPK da paesi terzi. Ripristinare queste materie prime dai fanghi di depurazione non solo supporta la sicurezza alimentare ma consente anche un uso più efficiente delle risorse disponibili.

La capacità di HBI di recuperare nutrienti dai fanghi offre l’opportunità di ridurre i costi associati alla produzione agricola, favorendo la transizione verso pratiche più sostenibili e responsabili. L’adozione di questo tipo di tecnologia potrebbe risultare cruciale nel raggiungimento degli obiettivi europei per la sostenibilità e l’autonomia agricola, migliorando nel contempo l’efficienza delle pratiche di gestione dei rifiuti.

HBI, attraverso il proprio approccio innovativo alla bioinnovazione, continua a tracciare una rotta verso un futuro più verde e sostenibile, contribuendo a cambiare radicalmente il modo in cui si gestiscono i fanghi di depurazione in tutta Europa.

Ultimo aggiornamento il 17 Ottobre 2024 da Elisabetta Cina

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