“I Dimenticati”: il nuovo saggio di Bruno Gemelli esplora le vite di personaggi trascurati dalla storia

Bruno Gemelli presenta “I Dimenticati”, un saggio che riscopre cinquanta figure storiche e contemporanee, calabresi e non, invitando a riflettere sull’importanza della memoria collettiva e delle radici culturali.
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"I Dimenticati": il nuovo saggio di Bruno Gemelli esplora le vite di personaggi trascurati dalla storia - (Credit: www.ansa.it)

Bruno Gemelli, noto giornalista e scrittore calabrese, torna in libreria con il suo ultimo saggio, “I Dimenticati”, pubblicato da Città del Sole di Reggio Calabria. Questa opera continua la sua esplorazione di figure storiche e contemporanee, spesso rimaste nel limbo dell’oblio. Attraverso una narrazione che unisce passato e presente, Gemelli desidera riportare alla luce personaggi che meritano di essere ricordati e celebrati per i loro contributi, specialmente quelli legati alla Calabria.

La montagna di figure dimenticate

“I Dimenticati” racchiude una selezione di cinquanta personaggi, uomini e donne, calabresi e non, che si differenziano tra loro per età, epoca e origine. Questa opera non cerca di esaurire il tema della dimenticanza, ma piuttosto di stimolare una riflessione su quanto spesso la storia trascuri figure meritevoli di attenzione. La scelta di Gemelli di includere tali personaggi è il frutto di una ricerca che ha attirato la sua curiosità nel tempo, fornendo ai lettori un elenco eterogeneo e affascinante.

Le figure scelte non sono solo simboli di una cultura locale, ma rappresentano un panorama ricco di esperienze e di vite che meritano di essere tramandate. Tra queste ci sono persone di diverse professioni e storie, dalle quali emerge una complessità che parla di radici e identità. Tuttavia, i personaggi sono solo una parte di un numero infinito di vite che potrebbero essere raccontate. Gemelli, con la sua acuta sensibilità, utilizza la discrezionalità come mezzo per costruire una narrazione che sfida il lettore a interrogarsi su chi altro meriterebbe di essere ricordato.

Antonio Porchia: un aforista calabrese in Argentina

Tra le personalità che colpiscono nel saggio, Antonio Porchia spicca per la sua riflessione profonda sul concetto di identità. Emigrato dalla Calabria all’Argentina, Porchia è divenuto famoso per i suoi aforismi, portando con sé la cultura e la tradizione della sua terra d’origine. La sua frase “se mi dimenticassi di ciò che non sono stato, mi dimenticherei di me stesso” è emblematicamente collegata alla tematica centrale del libro di Gemelli: la memoria collettiva e l’importanza di non dimenticare le proprie radici.

La figura di Porchia è un esempio perfetto di come un calabrese abbia portato con sé la propria cultura in un altro continente, divenendo un faro di saggezza attraverso le sue parole. Gemelli si sofferma non solo sulla sua vita ma anche sull’importanza di ricordare la storia di uomini e donne che, pur avendo vissuto lontano dalla loro patria, hanno mantenuto vive le proprie radici. Questo aspetto del racconto di Gemelli rende “I Dimenticati” una lettura non solo accattivante ma anche educativa.

Il confronto con le figure letterarie italiane

In “I Dimenticati”, Gemelli non si limita a esplorare figure calabresi di minore notorietà, ma si confronta anche con giganti della letteratura italiana, come Ennio Flaiano e Andrea Camilleri. Attraverso questa comparazione, l’autore evidenzia come la Calabria sia stata sfortunata nell’aver privato il panorama culturale di una voce capace di rappresentare con ironia e mordente i vizi e le contraddizioni dei calabresi.

Non si deve dimenticare, però, che la prima voce che ha parlato della mafia in Italia è stata quella di Saverio Montalto, pseudonimo di Francesco Barillaro, un veterinario di Ardore. Questo elemento trasforma la narrazione di Gemelli in una riflessione provocatoria sulla storia e sulla memoria, sia locale sia nazionale. La scelta di non dimenticare il contributo di tali figure permette al lettore di ampliare la comprensione della cultura italiana attraverso la lente della Calabria, regione ricca di storia e di storie.

La narrazione di Gemelli si dipana quindi attraverso vite che, sebbene dimenticate, offrono spunti di riflessione sia sull’identità calabrese sia sulla storia collettiva del paese, invitando a un maggiore riconoscimento e un rinnovato interesse per quelle voci spesso trascurate dalla contemporaneità.

Ultimo aggiornamento il 22 Ottobre 2024 da Armando Proietti

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