Il Consiglio comunale dell’Aquila approva la retrocessione di aree edificabili: 293 richieste accolte

Il Comune dell’Aquila approva la retrocessione di aree edificabili, rispondendo alle esigenze dei cittadini e alleviando il peso fiscale sui proprietari, promuovendo una gestione territoriale più sostenibile.
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Il Consiglio comunale dell'Aquila approva la retrocessione di aree edificabili: 293 richieste accolte - Gaeta.it

Il Comune dell’Aquila ha fatto un passo significativo verso una gestione più efficace del proprio territorio. La commissione Gestione del Territorio ha dato il via libera alla proposta di deliberazione che prevede la retrocessione di aree precedentemente designate come edificabili e di quelle soggette a vincoli espropriativi. Questo provvedimento non solo riflette l’intenzione di rispondere alle esigenze dei cittadini, ma ha anche un impatto diretto sulle loro finanze.

La procedura di retrocessione delle aree edificabili

La decisione presa oggi dalla commissione, guidata dal presidente, segna un cambiamento importante per numerosi proprietari di terreni nel territorio aquilano. La retrocessione riguarderà le aree che, nonostante avessero ricevuto una destinazione d’uso edificabile, non soddisfano più i requisiti necessari per tale classificazione. In una fase precedente, la giunta comunale ha presentato un avviso pubblico per raccogliere le istanze dei cittadini interessati. Il risultato è stato sorprendente, con 293 domande di retrocessione, di cui ben 202 sono state accolte.

Questo processo è stato avviato per alleviare il peso dei tributi sugli immobili che non sono più considerati edificabili. Molti proprietari si trovano a dover pagare tasse su terreni che non possono realmente sviluppare. La deliberazione in discussione al Consiglio garantirà che non dovranno più affrontare questi costi esorbitanti, aprendo la strada a una gestione più sostenibile e organizzata di queste aree.

Obiettivi della delibera e impatto sul territorio

Oltre a sollevare i cittadini da un onere fiscale ingiustificato, la proposta mira a recuperare suolo non più edificabile. La retrocessione delle aree contribuisce a ottimizzare l’uso del territorio, tenendo conto della linearità e della regolarità del piano generale di sviluppo urbano. La gestione del suolo è un aspetto cruciale nello sviluppo delle città, e questa iniziativa rappresenta un passo avanti verso una politica più responsabile ed equilibrata.

L’assessore alle Politiche Urbanistiche, Francesco De Santis, ha illustrato come questo provvedimento non sia solo tecnico, ma anche sociale, rispondendo alle richieste di numerosi cittadini. L’intenzione è quella di valorizzare il patrimonio immobiliare della città e di garantire che possa essere utilizzato in maniera conforme alle necessità e alle aspettative della comunità.

La risposta del governo locale alle esigenze dei cittadini

Questa delibera è un chiaro segnale dell’impegno del Sindaco Biondi e della sua giunta per ascoltare e rispondere ai bisogni dei cittadini. La decisione della commissione non solo dimostra l’efficacia del dialogo tra i rappresentanti del governo locale e i cittadini, ma evidenzia anche un approccio proattivo nel risolvere problematiche comunitarie.

L’accoglimento delle richieste da parte della commissione non solo soddisfa le esigenze immediate dei proprietari, ma contribuisce anche a un’immagine della città che è in evoluzione e in miglioramento. La sensibilità verso queste questioni da parte dei leader locali suggerisce che l’amministrazione ha a cuore la qualità della vita degli aquilani e la gestione intelligente delle risorse urbane.

La retrocessione delle aree edificabili è, quindi, un punto di partenza per un’attenzione rinnovata alla pianificazione territoriale e alla sostenibilità, elementi essenziali per il futuro dell’Aquila.

Ultimo aggiornamento il 19 Novembre 2024 da Elisabetta Cina

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