Negli ultimi anni, il settore editoriale ha vissuto un periodo di vivace sviluppo, ma i recenti dati indicano una stagnazione significativa. Fino a ottobre 2023, il mercato del libro in Italia ha registrato una diminuzione dello 1%, suggerendo un’inversione di trend rispetto al milione di copie vendute durante il picco della pandemia da Covid-19. Le previsioni per il 2025 non sono affatto rassicuranti, complicando ulteriormente la situazione per gli editori.
Tonfo dopo le misure di sostegno
L’epoca in cui il mercato del libro ha vissuto una crescita sostenuta, sostenuto anche dalle politiche come la 18App, sembra essere giunta al termine. Questo bonus, insieme ad altre iniziative volte a promuovere la lettura, ha incentivato l’acquisto di libri, contribuendo a mantenere le vendite a livelli soddisfacenti fino ad aprile di quest’anno. Tuttavia, ora, con la dismissione di questi strumenti, ci si aspetta un significativo calo del numero di libri venduti.
In questo contesto, Innocenzo Cipolletta, presidente dell’Associazione Italiana Editori , sottolinea come l’impatto della rimozione della 18App si farà sentire in modo significativo già nel 2024. Le nuove misure, come le carte del Merito e della Cultura, non hanno ottenuto il successo previsto, lasciando un vuoto che non è facile colmare. Molti lettori, che avevano approfittato di queste agevolazioni, potrebbero dunque ridurre le loro spese librarie, sfavorendo ulteriormente il mercato.
Un futuro incerto per il settore editoriale
L’incertezza sul futuro del settore editoriale si intensifica con le proiezioni per il 2025, che non lasciano spazio a ottimismo. L’assenza di iniziative efficaci, contrariamente al supporto che il mercato ha ricevuto negli ultimi anni, potrebbe compromettere la resilienza delle case editrici, già messe a dura prova dalla scarsa disponibilità di lettori. Cipolletta lancia un allerta, evidenziando la necessità di un intervento strutturato per rivitalizzare il settore.
Si stima che le vendite di libri possano continuare a trend negativo se non verranno sviluppati programmi di incentivazione. Si parla di proposte per incentivare la lettura tra i giovani e per diffondere la cultura del libro, puntando su eventi, campagne di sensibilizzazione e supporto alla produzione editoriale locale. Senza questi interventi, il rischio è quello di vedere un settore vitale impoverito, con effetti anche sull’occupazione e sull’intero sistema culturale italiano.
Le sfide della digitalizzazione
In aggiunta alle problematiche legate alla diminuzione degli acquisti, il mercato affronta anche la sfida della digitalizzazione. Cresce il numero di lettori che optano per supporti digitali piuttosto che per libri cartacei, spostando così le vendite. Questo fenomeno richiede alle case editrici di adattarsi rapidamente e di rinnovare le loro strategie di business.
La digitalizzazione può rappresentare una risorsa, ma necessita di investimenti e innovazione da parte degli editori. Alcuni già stanno sperimentando con modelli di business diversificati, come l’abbonamento ai contenuti digitali e l’interazione attraverso piattaforme social. Tuttavia, per altri, il cambiamento si presenta come una sfida insormontabile, aggravando ulteriormente il rischio di recessione.
La combinazione di questi fattori rende il contesto editoriale italiano complesso e pieno di incognite, sollevando interrogativi su come il mercato del libro potrà riprendersi nei prossimi anni. L’analisi di nuove strategie e politiche di promozione sarà cruciale per evitare un declino irreversibile.
Ultimo aggiornamento il 20 Novembre 2024 da Sofia Greco