Il dibattito sul trattato tra l’Unione Europea e il Mercosur continua a scuotere il panorama politico e agricolo in Europa. Recentemente, il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ha espresso forti riserve sulla validità dell’accordo così come è attualmente formulato. Secondo Lollobrigida, ci sono profonde disparità tra le economie europee e quelle dell’America Latina, specialmente riguardo all’organizzazione del lavoro e alle normative ambientali. Queste preoccupazioni pongono interrogativi sull’impatto che un eventuale allargamento del mercato potrebbe avere sui produttori europei, già provati da crisi geopolitiche.
Differenze strutturali tra le economie
Lollobrigida ha sottolineato come le attuali difficoltà del settore primario europeo, aggravate da tensioni geopolitiche, rendano la situazione particolarmente delicata. Le economie che compongono il Mercosur — Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay — presentano modelli produttivi e regolatori significativamente diversi da quelli dell’Unione Europea. Mentre l’Europa sta progressivamente cercando di attuare politiche più sostenibili, i paesi del Mercosur si trovano a far fronte a standard di produzione e lavoro che possono risultare inferiori, creando un potenziale squilibrio nel mercato.
Il ministro ha evidenziato la necessità di proteggere gli agricoltori europei, i quali potrebbero trovarsi a competere in un contesto non equo. Potrebbero emergere importazioni dai paesi del Mercosur a costi di produzione nettamente inferiori rispetto a quelli sostenuti dai produttori europei, una situazione che potrebbe portare a prezzi di vendita non sostenibili per le coltivazioni locali.
La questione dei diritti dei lavoratori e delle normative ambientali
Un altro punto cruciale della dichiarazione di Lollobrigida riguarda il rispetto dei diritti dei lavoratori e delle normative ambientali. Attualmente, i produttori europei devono conformarsi a regolamenti stringenti in materia di protezione dell’ambiente e diritti lavorativi. Queste misure, seppur necessarie per garantire la sostenibilità e la giustizia sociale, potrebbero non essere replicate nei paesi membri del Mercosur, generando così una condizione di concorrenza sleale.
Il ministro ha esortato a verificare se i paesi del Mercosur siano in grado di adeguarsi agli stessi oneri a cui sono sottoposti gli agricoltori europei. Senza un confronto reale e un allineamento delle politiche, il rischio è che le importazioni danneggino ulteriormente il settore agricolo europeo, spesso già in difficoltà a causa delle nuove sfide imposte dai cambiamenti climatici e dalle crisi globali.
Il futuro delle relazioni UE-MERCOSUR
La posizione del ministro evidenzia un fatto importante: la questione del trattato UE-MERCOSUR va affrontata con attenzione e in modo approfondito. Il governo italiano, attraverso la voce di Lollobrigida, ribadisce la necessità di un dialogo costruttivo ma critico, affinché si possano proteggere gli interessi degli agricoltori europei e garantire una maggiore equità nel commercio internazionale.
Alla luce di queste dichiarazioni, si avverte la necessità di rivedere i termini dell’accordo e di promuovere una politica che tenga conto delle differenze sostanziali delle due diverse realtà economiche. Solo attraverso un compromesso che rispetti sia gli standard europei sia le necessità dei partner sudamericani sarà possibile costruire una cooperazione vantaggiosa per entrambe le estremità dell’Atlantico.
Ultimo aggiornamento il 18 Novembre 2024 da Sara Gatti