Il Quartetto Prometeo, una delle formazioni cameristiche più rinomate, è pronto a tornare sul palcoscenico delle stagioni concertistiche di Ferrara Musica e Bologna Festival. L’ensemble si esibirà il 7 ottobre alle 20.30 presso il Teatro Comunale Claudio Abbado di Ferrara e il 9 ottobre alle 20.30 all’Oratorio di San Filippo Neri a Bologna. Questo atteso ritorno segna la terza esibizione del quartetto a Ferrara e la seconda a Bologna, promettendo un’esperienza musicale ricca e variegata.
Gli artisti che compongono il quartetto
Nella formazione del Quartetto Prometeo troviamo artisti di grande talento e notorietà: i violinisti Nurit Stark e Aldo Campagnari, la violista Danusha Waskiewicz e il violoncellista Francesco Dillon. Insieme, questi musicisti creano un’armonia unica che abbraccia diverse epoche e stili musicali. Ogni membro del quartetto porta con sé un’ampia esperienza e un background musicale di altissimo livello, permettendo loro di esplorare e reinterpretare il repertorio classico e contemporaneo con freschezza e originalità.
L’approccio del Quartetto Prometeo si distingue per la ricerca constante di un suono nuovo, un obiettivo che hanno perseguito per più di trent’anni di attività insieme. La loro professionalità e la loro dedizione alla musica rendono ogni esibizione un evento speciale. Per l’occasione, il pubblico avrà anche l’opportunità di ascoltare le parole di Enzo Restagno, il direttore artistico di Ferrara Musica, che introdurrà il programma musicale in presenza del compositore Francesco Antonioni.
Il programma musicale: un equilibrio tra classico e contemporaneo
Il repertorio proposto dal Quartetto Prometeo per queste performance è un viaggio sonoro che si muove tra il classicismo e l’innovazione contemporanea. In particolare, il quartetto presenterà il “Quartetto per archi N. 2 ‘Surfarara’” di Francesco Antonioni, un’importante novità per il pubblico di Ferrara Musica e Bologna Festival. Questo brano, che ha debuttato recentemente alla Wigmore Hall di Londra, si distingue per l’intreccio di melodie ispirate ai canti siciliani dei minatori di zolfo, rendendo omaggio a una tradizione musicale ricca e profonda.
Dopo l’esecuzione del brano di Antonioni, il gruppo si immergerà in uno dei capolavori della musica cameristica: il “Quartetto N. 4 in do maggiore” di Béla Bartók. Questo lavoro, noto per la sua complessità tecnica e le sue radici nella musica popolare ungherese, rumena e bulgara, offre un riflesso della cultura musicale europea del ventesimo secolo. In questo modo, il quartetto non solo celebra la tradizione, ma la rivisita, rendendola accessibile e significativa per il pubblico odierno.
Un ensemble con una lunga e prestigiosa carriera
Il Quartetto Prometeo, che ha ricevuto il Leone d’Argento della Biennale Musica di Venezia nel 2012, ha recentemente celebrato trent’anni di attività. Questo traguardo rappresenta una tappa importante per un ensemble che ha saputo rimanere al passo con i tempi, continuando a esplorare e a reinterpretare opere di compositori sia storici che contemporanei. Nel corso della loro carriera, il quartetto ha eseguito opere nei festival musicali più prestigiosi a livello internazionale, stabilendosi come uno dei gruppi di riferimento nel panorama della musica da camera.
Attraverso la loro musica, i membri del Quartetto Prometeo si dedicano non solo alla performance, ma anche alla ricerca di un linguaggio sonoro che parli al pubblico contemporaneo. La loro capacità di combinare la tradizione con le innovazioni attuali è ciò che li rende unici, permettendo loro di affrontare con successo l’intera gamma del repertorio da camera. Il pubblico è dunque invitato a scoprirne la magia e la potenza nei concerti a Ferrara e Bologna.
Ultimo aggiornamento il 5 Ottobre 2024 da Armando Proietti