Il Tar del Lazio convalida la confisca dell’area delle apparizioni della Madonna di Trevignano

Il Comune di Trevignano Romano acquisisce l’area delle presunte apparizioni mariane dopo il rifiuto del Tar al ricorso della veggente Gisella Cardia, ponendo fine a un lungo dibattito religioso e legale.
Il Tar Del Lazio Convalida La Il Tar Del Lazio Convalida La
Il Tar del Lazio convalida la confisca dell'area delle apparizioni della Madonna di Trevignano - (Credit: www.ansa.it)

L’area delle presunte apparizioni mariane a Trevignano Romano, un comune situato vicino a Roma, è ora ufficialmente sotto il controllo del Comune. Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha respinto il ricorso presentato da Gisella Cardia, la veggente associata alle apparizioni, riguardante la confisca dell’area da parte dell’amministrazione locale. Questo sviluppo aggiunge un capitolo significativo a una vicenda che ha catturato l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica per diversi mesi, coinvolgendo la Chiesa e le autorità civili in un contesto di dibattito religioso e legale.

La posizione delle autorità ecclesiastiche

Il contesto ecclesiastico ha giocato un ruolo cruciale in questa situazione. In precedenza, la diocesi di Civita Castellana aveva emesso un giudizio negativo sulle presunte apparizioni, seguito da un parere del Dicastero vaticano per la Dottrina della Fede. Entrambe le autorità avevano escluso qualsiasi fenomeno soprannaturale legato a tali eventi. Di conseguenza, l’atterraggio di questo caso nelle aule del Tar del Lazio ha rappresentato un passaggio significativo verso la solidificazione della posizione della Chiesa su questa faccenda, stabilendo un chiaro confine tra pratica religiosa e legge civile.

Le apparizioni, che avvenivano il 3 di ogni mese, hanno attratto un gran numero di fedeli e curiosi, che si radunavano sul posto per assistere agli eventi connessi. Tuttavia, l’intensificarsi delle attività ha portato le autorità a ritenere che l’uso dell’area fosse avvenuto in modo improprio, essendo essa destinata a scopi agricoli. I funzionari ecclesiastici hanno dichiarato l’assenza di qualsiasi valida giustificazione per le attività dell’associazione di Gisella Cardia, chiarendo che tali eventi non godevano di riconoscimento ufficiale.

La posizione del Comune e la decisione del Tar

L’amministrazione comunale di Trevignano Romano, guidata dal vicesindaco Luca Galloni, ha preso posizione contro le attività condotte dall’associazione legata a Cardia, stabilendo che tali interventi rappresentavano una violazione delle normative locali. Galloni ha sottolineato come la pronuncia del Tar costituisca un trionfo per il rispetto delle regole e della giustizia, nonché un messaggio forte e chiaro in favore del buon governo.

L’amministrazione ha inizialmente ordinato la cessazione delle attività e la rimozione delle installazioni situate nell’area, quali banchi, statue e altri oggetti. Questi provvedimenti erano motivati dall’abuso di spazio e dal sovraccarico urbanistico non autorizzato. Nonostante i richiami e i termini concessi per adempiere a tali disposizioni, l’associazione non ha rispettato le richieste del Comune. Di conseguenza, l’ente ha deciso di acquisire l’intera area, restituendola così alla sua originale funzione agricola.

Le conseguenze legali e future dell’area

Il rifiuto del ricorso da parte del Tar conferma la decisione dell’amministrazione di procedere con l’acquisizione dell’area, che ora è ufficialmente di proprietà pubblica. La nota dell’amministrazione comunale evidenzia come questo intervento non solo valorizzi il patrimonio locale, ma restituisca anche l’area alla sua corretta destinazione d’uso.

Questo atto legale rappresenta un importante passo nel chiarimento della proprietà e dell’uso delle aree dedicate a presunti eventi religiosi non riconosciuti. La vicenda di Trevignano Romano sta quindi aprendo un dibattito più ampio sulle responsabilità civiche e religiose, nonché sull’influenza della fede nella sfera pubblica.

Le autorità continueranno a monitorare la situazione, mentre le ripercussioni legali di questo caso si manifesteranno nei mesi a venire, facendo presumere che simili fattori legislativi potrebbero influenzare altre località in Italia dove si registrano situazioni analoghe.

Ultimo aggiornamento il 18 Ottobre 2024 da Sara Gatti

Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Gestione cookie