L’evoluzione delle infezioni correlate all’assistenza sanitaria rappresenta una preoccupante realtà per il sistema ospedaliero italiano. Il report annuale di Marsh, giunto alla quindicesima edizione, mette in luce come questi eventi abbiano raggiunto un significativo livello dal punto di vista economico. La recente presentazione del MedMal Report a Milano ha suscitato l’interesse di esperti del settore, pronta a rivelare l’andamento delle responsabilità mediche in Italia, con particolare attenzione ai costi associati.
Il MedMal Report: dati e trend emergenti
Il MedMal Report è uno strumento fondamentale per comprendere l’andamento della malpractice medica nel contesto italiano. Secondo le prime anticipazioni del report, l’impatto economico delle infezioni legate all’assistenza si colloca al quarto posto nella classifica delle problematiche più rilevanti nelle strutture sanitarie, superato solo da errori chirurgici, diagnostici ed eventi legati al parto. Il report analizza dati del 2023, indicando un aumento preoccupante del costo totale sostenuto dal sistema sanitario, che ammonta a circa 658 milioni di euro, un incremento rispetto ai circa 480 milioni dell’edizione precedente.
Il team di Marsh ha evidenziato come le infrazioni in ambito chirurgico, così come le infezioni contratte in ospedale, contribuiscano in modo sostanziale al numero totale di sinistri registrati. Maria Concetta Trovato, leader della Healthcare Practice di Marsh Advisory, ha sottolineato l’importanza dell’analisi delle frequenze e degli impatti economici, evidenziando come i reparti di chirurgia generale, ostetricia e ginecologia siano tra i più critici in termini di rischio.
Costi e statistiche delle infezioni correlate all’assistenza
All’interno del MedMal Report, le infezioni correlate all’assistenza emergono come un tema di crescente rilevanza. Con un costo medio per sinistro che tocca i 155.000 euro, queste infezioni sono diventate un peso significativo per le strutture sanitarie. Non sorprende che rappresentino il quarto costo più elevato in un contesto già gravato da errori medici e diagnostici.
Da una visione più dettagliata, emerge che le unità di ostetricia e ginecologia registrano il numero più alto di casi denunciati, con una percentuale di incidenti pari al 20,6%. Seguono il pronto soccorso con l’11,5% e l’ortopedia e traumatologia con l’11,3%. La predominanza degli errori chirurgici e diagnostici conferma la necessità di misure preventive più incisive per tutelare la sicurezza dei pazienti.
Il report stimola una riflessione sui costi sostenuti dal sistema sanitario, poiché il costo medio annuo per struttura sanitaria è aumentato da 1.799.511 euro a 1.977.593 euro. I dati testimoniano una crescente complessità nella gestione delle infezioni collegate all’assistenza, un problema che merita di essere affrontato con criterio e priorità.
Riflessioni sul futuro e sugli interventi necessari
Con l’aumento delle infezioni correlate all’assistenza, è imperativo che il sistema sanitario italiano adotti strategie mirate alla riduzione di questi eventi. Le difficoltà associate alla gestione di tali infezioni aumentano costantemente, tanto che Trovato ha indicato la necessità di approfondire il tema per limitare i costi e migliorare le pratiche di assistenza sanitaria. Inoltre, il report suggerisce che è fondamentale investire in programmi di formazione e sensibilizzazione per il personale medico, al fine di ottimizzare la prevenzione e il controllo delle infezioni all’interno degli ospedali.
La questione delle infezioni ospedaliere non potrà più essere trascurata. La salute dei pazienti e la sostenibilità economica del sistema sanitario dipendono da una risposta efficace e da un cambiamento nella disciplina delle pratiche sanitarie. Con l’uscita del report completo nelle prossime settimane, ci si aspetta un dibattito approfondito sulle misure necessarie per affrontare un fenomeno in crescita e per garantire un’assistenza più sicura e di qualità nel nostro Paese.
Ultimo aggiornamento il 19 Novembre 2024 da Sara Gatti