Il tema della sessualità e benessere psicologico per le donne affette da tumore al seno sta finalmente ricevendo l’attenzione che merita. Durante la presentazione della docuserie ‘Distances’, organizzata da Novartis Italia in collaborazione con Salute Donna Onlus e nell’ambito del Festa del Cinema di Roma, si è messo in evidenza come le esperienze individuali delle donne possano arricchire il panorama della terapia onologica. Questa iniziativa si propone di rompere il silenzio su un argomento delicato e di fondamentale importanza per la qualità di vita delle pazienti.
Un approccio innovativo alla sessualità e terapia
Alessandra Fabi, esperta in medicina di precisione presso il Policlinico Universitario A. Gemelli Irccs di Roma, ha sottolineato l’importanza di affrontare il tema della sessualità e del supporto psicologico nella vita delle donne colpite da questa patologia. Le pazienti, sempre più frequentemente, si presentano agli incontri di terapia accompagnate dai propri partner per esplorare insieme le difficoltà legate alla sessualità e le opportunità di miglioramento. Questo approccio non solo aiuta a creare un’atmosfera di condivisione, ma offre anche un supporto emotivo fondamentale che può rendere il percorso terapeutico meno solitario.
Fabi ha messo in luce come ogni donna abbia bisogno di un percorso personalizzato, che riconosca e rispetti l’unicità della propria esperienza. La comunicazione tra medici e pazienti gioca un ruolo cruciale nell’avvio del trattamento, ed è essenziale che i professionisti della salute si preparino adeguatamente per comprendere le emozioni e le aspettative delle pazienti. La volontà di non far sentire le donne solamente come “pazienti” è centrale in questo discorso, poiché ogni donna deve essere vista come una persona con risorse, desideri e necessità specifiche.
La docuserie ‘Distances’ e il suo impatto
La docuserie ‘Distances’ si basa su storie vere di sei donne che vivono l’esperienza del tumore al seno. Questo progetto mira a mettere in luce non solo le sfide fisiche e mediche della malattia, ma anche le conseguenze emotive e relazionali che essa comporta. Attraverso queste narrazioni, l’iniziativa si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica e di stimolare un dibattito più ampio sulla salute femminile e sul ruolo del supporto emotivo e relazionale durante e dopo il percorso terapeutico.
Fabi e i collaboratori di questo progetto hanno evidenziato come la conoscenza delle risorse interiori delle donne possa trasformarsi in un punto di forza. Di fronte a una diagnosi di tumore, molte donne possono avvertire un senso di vulnerabilità, ma è all’interno di questo spazio fragile che può emergere una grande resilienza. Il sostegno dei partner e della comunità è essenziale per supportare queste donne nel loro percorso, affinché non vengano mai ridotte a sole pazienti, ma riconosciute nella loro interezza.
La necessità di una comunicazione efficace
Uno dei punti cruciali sollevati durante la presentazione è la necessità di educare i professionisti della salute sulla comunicazione efficace con le pazienti. Fabi ha avvertito che spesso questa preparazione manca, ma che rappresenta un aspetto vitale per l’intera esperienza terapeutica. Le donne frequentemente si sentono intimidite nel confrontarsi con i medici riguardo ai propri desideri e paure. Un dialogo aperto e empatico non solo aiuta le pazienti a sentirsi più sicure e coinvolte nel proprio trattamento, ma può anche migliorare gli esiti complessivi della terapia.
La formazione e l’attenzione ai dettagli relazionali sono elementi chiave che i professionisti della salute devono integrare nel loro lavoro. Un approccio olistico, che consideri la dimensione emotiva e relazionale insieme a quella fisica della malattia, può contribuire a una cura più completa e soddisfacente. ‘Distances si inserisce in questo contesto come un importante passo avanti verso una maggiore consapevolezza e un miglioramento della vita delle donne nella loro interezza.’
Ultimo aggiornamento il 22 Ottobre 2024 da Laura Rossi