La recente modifica legislativa nel Land Tirolo rappresenta un cambiamento significativo nel diritto delle persone con disabilità a vivere liberamente la propria sessualità. Questo passo, che si allinea con la Convenzione delle Nazioni Unite per i diritti dei disabili, mira a rompere le catene della segregazione che hanno finora limitato l’accesso a servizi sessuali specifici. La scrittrice Eleonora Goio enfatizza l’importanza di tale riforma sia per la comunità locale sia per l’intero paese, sottolineando il bisogno di un approccio più inclusivo.
La nuova legge: cosa cambia per le persone disabili
Nel Tirolo, le persone con disabilità possono ora usufruire dei servizi delle lavoratrici del settore anche al di fuori dei bordelli. Questa innovazione normativa affronta un aspetto cruciale: prima, le persone con disabilità potevano accedere a queste prestazioni solo in case di appuntamento, lasciandole al di fuori di ogni altra forma di intimità. La legge austriaca, storicamente rigida su questo fronte, impediva fino ad oggi qualsiasi forma di attività sessuale che non fosse confinata agli spazi designati.
Con questa novità, le prostitute possono ora operare “in luoghi privati”, come appartamenti e case di cura. Ciò significa che le persone con disabilità possono finalmente ricevere un servizio intimo nel comfort della loro residenza o in ambienti dedicati al loro benessere. Questo cambiamento, sicuramente fondamentale, porta avanti il dibattito sulla necessità di riconoscere e garantire il diritto alla sessualità come parte integrante della vita di ogni individuo.
Il pensiero di Eleonora Goio sulla sessualità e l’inclusione
Eleonora Goio, attivista e scrittrice di Bolzano, ha espresso la sua ferma convinzione riguardo all’importanza di una figura professionale come la terapeuta sessuale. Nel suo libro “Vita al rallenty“, Goio analizza la sfera affettivo-sessuale e sottolinea come sia fondamentale per le persone con disabilità esplorare il proprio corpo in maniera positiva. La scrittrice ha organizzato vari convegni sul tema per favorire la riscoperta del contatto umano attraverso carezze, massaggi ed esperienze affettive.
Secondo Goio, la dimensione affettiva è spesso trascurata, e questo può portare a una visione distorta delle persone con disabilità come asessuate. “La resistenza a riconoscere la sfera sessuale come un bisogno umano primario riduce le opportunità di inclusione e benessere per queste persone.” Attraverso i suoi sforzi, Goio si propone di cambiare questa narrazione e promuovere una maggiore consapevolezza su come il piacere possa essere una parte importante della vita.
L’auspicio di una riforma estesa a livello nazionale
La riforma nel Tirolo è vista da Goio come un modello da seguire anche per il resto dell’Austria e, in particolare, per l’Italia. La scrittrice spera che questo passo possa contribuire a un cambiamento culturale profondo, dove le persone con disabilità saranno finalmente riconosciute come esseri umani completi, con desideri e bisogni legittimi.
Goio avverte che è tempo di abbandonare la visione angelicata delle persone disabili, che il più delle volte porta a una cecità riguardo alla loro sessualità. Negli ultimi anni, la Chiesa e l’educazione societaria hanno spesso alimentato questa mancanza di comprensione. Con la riforma del Tirolo, la speranza è quella di un futuro dove il diritto alla sessualità non venga più ignorato e dove tutte le persone, indipendentemente dalle loro condizioni, possano vivere la loro vita affettiva in modo libero e pieno.
Ultimo aggiornamento il 11 Ottobre 2024 da Donatella Ercolano