Un incontro carico di nostalgia e ricordi per i tifosi del Cerveteri si è svolto in un noto ristorante della città, dove ex allenatori e appassionati di calcio si sono ritrovati per discutere del passato e delle opportunità mancate. Tra di loro spiccava Vincenzo Ceripa, uno dei tecnici più emblematici della storia della squadra. L’arte della discussione ha riportato alla memoria i fasti di un’epoca calcistica in cui il Cerveteri sembrava a un passo da un importante traguardo.
Un’accademia di momenti storici
L’incontro è stato caratterizzato da racconti che abbracciano i tempi in cui il Cerveteri si trovava ai vertici del campionato di Serie C2, un periodo che ha lasciato un segno indelebile nella comunità sportiva locale. Ceripa ha ricordato gli sforzi compiuti durante la stagione del 1992, quando la squadra sembrava destinata a dominare il campionato e a lottare per la promozione in C1. “Eravamo in una posizione favorevole e avevamo il potenziale per competere al massimo livello”, ha affermato senza nascondere una punta di rammarico. Tuttavia, decisioni esterne hanno fermato la corsa della squadra, spegnendo i sogni di un’intera città.
Ceripa ha indicato che, nonostante il talento presente nel gruppo, la mancanza di sostegno e di una rete adeguata ha influito negativamente sulle possibilità di avanzare. “Purtroppo non eravamo attrezzati per un salto così grande”, ha aggiunto, evidenziando la necessità di una pianificazione più solida e di risorse che potessero garantire un futuro roseo alla squadra.
Il valore del calcio nella comunità
La conversazione ha preso una piega sociale quando Ceripa ha messo in luce il valore del calcio come elemento di unione per le famiglie e la comunità di Cerveteri. Negli anni ’90, il calcio rappresentava non solo uno sport, ma un momento di aggregazione, in grado di raccogliere persone di diverse età e estrazioni. “Il calcio era un modo per riunire le famiglie e favorire il senso di comunità”, ha spiegato. Con il passare del tempo, ha osservato, questo legame si è allentato a causa di cambiamenti che hanno allontanato il pubblico dalle partite e dallo spirito di squadra.
Ceripa ha sottolineato l’importanza di un riavvicinamento da parte delle nuove generazioni verso il Cerveteri Calcio. “Mi auguro che ci sia una rinascita di interesse e passione per la squadra”, ha continuato, facendo eco a un desiderio condiviso tra i tifosi e gli attuali dirigenti. “Oggi la squadra è guidata da chi ama davvero questi colori, ma è fondamentale ricevere supporto anche dall’esterno”, ha concluso, lanciando un appello a tutti i sostenitori di riscoprire l’amore per la propria storia calcistica.
Sebbene il tempo sia passato, il legame tra il Cerveteri Calcio e la sua comunità resta vivo e il desiderio di riportare la squadra al prestigio di un tempo continua a rappresentare un obiettivo per tutti.
Ultimo aggiornamento il 15 Novembre 2024 da Armando Proietti