Infermieristica italiana: un salto verso il riconoscimento internazionale

La ricerca infermieristica italiana punta a una maggiore visibilità internazionale attraverso il Cersi, collaborazioni con istituzioni europee e iniziative per affrontare le sfide demografiche e professionali del settore.
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Infermieristica italiana: un salto verso il riconoscimento internazionale - Gaeta.it

La ricerca infermieristica italiana sta cercando di trovare una posizione di rilievo sulla scena internazionale. Questo obiettivo è emerso di recente nel convegno internazionale “Sfide e priorità della professione infermieristica in Europa e nel mondo”, organizzato dalla Federazione nazionale degli Ordini e delle professioni infermieristiche a Roma. In questo evento, la presidente dell’ente, Barbara Mangiacavalli, ha sottolineato l’importanza di una rete globale tra i vari centri di eccellenza. La creazione di sinergie con istituzioni europee e accademiche è vista come un passo cruciale per elevare il profilo della professione a livello continentale.

Il centro di ricerca cersi: una nuova era per l’infermieristica

Il Cersi, Centro di eccellenza per la ricerca e lo sviluppo dell’infermieristica, rappresenta una delle iniziative più ambiziose avviate dalla Fnopi. Questa struttura si propone di diventare un punto di riferimento per l’infermieristica in Italia, favorendo la collaborazione tra università e centri di ricerca già attivi. Mangiacavalli ha dichiarato che l’obiettivo è quello di “trasportare il punto di vista sanitario italiano su scala internazionale” attraverso la ricerca e lo sviluppo. La Fnopi sta infatti investendo in talenti, con sei ricercatori già assunti, mirando a portare il Cersi all’affiliazione con l’Organizzazione mondiale della sanità . Questo accreditamento è visto come un’opportunità unica per far conoscere il valore del contributo italiano nella professione infermieristica.

Il rapporto tra il Cersi e le università italiane è progettato per essere proficuo, enfatizzando l’importanza della nuova formazione e delle innovazioni tecnologiche. La revisione del codice deontologico, attualmente in fase di aggiornamento, tiene conto dei cambiamenti recenti nel panorama sanitario mondiale e della necessità di mantenere l’etica professionale in un contesto così mutevole. Con la pandemia e l’avanzamento della sanità digitale, le sfide per il futuro dell’infermieristica sono sempre più complesse, rendendo questo centro di ricerca un pilastro fondamentale per affrontarle.

Problemi emergenti e sfide demografiche

Mangiacavalli ha anche messo in luce diverse problematiche che sta affrontando il settore sanitario in Italia. L’invecchiamento della popolazione e l’aumento delle malattie croniche pongono interrogativi significativi. Secondo l’Istat, nel 2048 il numero dei decessi sarà quasi il doppio rispetto a quello dei nati, una prospettiva che genera preoccupazione riguardo alla sostenibilità dei sistemi sanitari. Attualmente, ci sono circa 398.000 infermieri attivi in Italia, ma molti di loro stanno per andare in pensione, creando una seria carenza di personale.

Il trend demografico sottolinea la necessità di ripensare i modelli organizzativi e la formazione delle nuove risorse nel campo infermieristico. La Federazione ha avviato un’iniziativa per attirare giovani nel settore e per sviluppare programmi formativi che rispondano alle esigenze attuali e future del sistema sanitario. I professionisti esperti sono una risorsa inestimabile, ma è fondamentale garantire un ricambio generazionale efficace per sostenere le pratiche di cura e assistenza.

Forti legami internazionali per una professione in crescita

La Fnopi sta facendo passi importanti per rafforzare i legami internazionali. Durante il suo mandato, Mangiacavalli ha sottolineato l’importanza delle relazioni con le istituzioni europee. La nomina di Alessandro Stievano come Chief Nursing Officer rappresenta un passo significativo, portando con sé una rete ben consolidata di relazioni internazionali. La Federazione ha già avviato collaborazioni con l’Oms per affrontare questioni rilevanti come le carenze di personale e la salute mentale degli infermieri.

L’accordo di cooperazione con l’Irlanda e la collaborazione con EuroHealthNet, un’organizzazione dedicata alla salute pubblica, dimostrano l’impegno della Fnopi nel promuovere la ricerca e lo sviluppo della professione in ambito europeo. Questi collegamenti istituzionali servono non solo a portare l’Italia sulle tavole rotonde internazionali, ma anche a garantire che le tematiche cruciali per la professione infermieristica siano ascoltate e considerate. La traduzione di documenti internazionali sarà un ulteriore passo verso una maggiore inclusione e un’azione sinergica tra i vari Stati Membri.

Il lavoro della Fnopi non si esaurisce qui; ci sono nuovi progetti e collaborazioni all’orizzonte per rafforzare la presenza della professione infermieristica italiana nel contesto globale. La strada è lunga, ma i presupposti sembrano promettenti e mostrano che l’infermieristica italiana è determinata a farsi valere a livello internazionale.

Ultimo aggiornamento il 11 Ottobre 2024 da Sara Gatti

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