Il recente convegno “Governance pubblico-privata per la creazione di valore sociale”, tenutosi a Milano in occasione della 12esima edizione del Salone della CSR e dell’innovazione sociale, ha messo in luce la crescente necessità di rafforzare le collaborazioni tra il settore pubblico e quello privato. Durante l’incontro, gli esperti del settore hanno analizzato il ruolo cruciale della “S” nel contesto Esg e come questa possa essere interpretata per rispondere alle sfide attuali, in particolare quelle dovute alla fragilità del welfare post-Covid.
Il fabbisogno di investimenti per il welfare
Nadia Boschi, Head of Sustainability di Lendlease per l’Italia e l’Europa continentale, ha sottolineato che sono necessari circa 1500 miliardi di euro per investimenti in infrastrutture sociali come ospedali, scuole e servizi, affinché si possa rispondere, entro il 2030, alle crescenti necessità demografiche. Questa cifra è distante dall’attuale pipeline di investimenti in Europa, evidenziando un gap significativo che richiede un’azione immediata. Boschi ha inoltre menzionato l’importanza di una nuova concezione della partnership pubblico-privata, utilizzando il caso della partnership “Mind”, una collaborazione tra Lendlease e Arexpo.
Questa iniziativa, che avrà una durata di 99 anni, ha già dimostrato di adattarsi alle necessità locali, contribuendo a soddisfare le esigenze sanitarie e educative in un’unica area. Qui sorgerà anche il nuovo campus dell’Università Statale, realizzato attraverso un modello innovativo di project financing, un approccio che integra diverse forme di sostegno e investimento pubblico e privato.
La tavola rotonda e l’importanza della misurazione sociale
L’incontro ha avuto come obiettivo quello di comprendere come interpretare efficacemente la “S” di Esg, soprattutto alla luce delle nuove normative europee. Durante la tavola rotonda, tenuta dal gruppo internazionale Lendlease in collaborazione con Plus Value, si è parlato dell’urgenza di stabilire uno standard comune per la misurazione degli impatti sociali. Questa standardizzazione non è solo importante per capire come creare valore sociale, ma è fondamentale anche per identificare e promuovere le iniziative più efficaci.
Lendlease, infatti, si sta distinguendo per lo sviluppo di soluzioni innovative nel campo della rigenerazione urbana, con progetti capaci di generare impatti sociali positivi. Un esempio emblematico è il programma “2121”, che ha creato percorsi d’integrazione per i detenuti, inserendoli nel mondo del lavoro. Boschi sottolinea che questo programma, frutto della collaborazione con le carceri di Bollate e Opera, ha generato un valore sociale eccezionale, con un rapporto costi-benefici stimato sorprendentemente alto, tra 10.3 e 13.9.
Necessità di coinvolgere gli investitori privati
Tra le tematiche affrontate nel convegno, è stata ribadita l’importanza del coinvolgimento degli investitori privati per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità, come gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e la Giusta Transizione. Filippo Addarii di Plus Value ha evidenziato come i bisogni nei servizi di welfare siano in costante aumento, comprendendo anche l’alloggio accessibile e infrastrutture avanzate per la salute e l’educazione.
Tuttavia, negli anni più recenti si è registrato un deficit di investimenti, rendendo cruciale la creazione di partnership tra pubblico e privato a favore dei cittadini. Addarii ha anche sostenuto che i sistemi di misurazione della sostenibilità devono essere progettati in funzione di questi obiettivi, sottolineando la necessità di concentrare maggiore attenzione sulla “S” di Esg in un contesto di crescente domande sociali.
Questi temi di riflessione sono essenziali per orientare le future strategie di investimento e partnership, permettendo una risposta proattiva alle sfide del welfare contemporaneo.
Ultimo aggiornamento il 11 Ottobre 2024 da Armando Proietti