La biblioteca planettiana di Jesi riceve un importante fondo fotografico dalla famiglia corradi

La donazione di 777 lastre fotografiche da parte della famiglia Corradi alla Biblioteca Planettiana di Jesi arricchisce la cultura locale, offrendo uno sguardo unico sulla vita nelle Marche tra le due guerre mondiali.
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La biblioteca planettiana di Jesi riceve un importante fondo fotografico dalla famiglia corradi - Gaeta.it

La recente donazione di 777 lastre fotografiche da parte della famiglia Corradi alla Biblioteca Planettiana di Jesi offre uno spaccato unico sulla vita e sui paesaggi delle Marche durante il periodo tra le due guerre mondiali. Questa collezione, che include anche immagini significative di luoghi in Italia e all’estero, arricchirà le risorse culturali disponibili per la comunità e gli studiosi. Andando oltre la mera documentazione, le lastre sono una testimonianza della vita di un artista che ha saputo catturare la bellezza del suo tempo.

Il fondo fotografico di corrado corradi

Il fondo donato alla biblioteca è composto da un totale di 911 lastre, tra cui 777 lastre di vetro stereoscopiche che presentano oltre che vedute di Jesi e dei suoi splendidissimi dintorni anche scorci della Gola della Rossa e di Frasassi. Le immagini ritraggono non solo il paesaggio ma anche scene di caccia e pesca, dando un’idea di uno stile di vita di un’epoca passata. Tra i pezzi più affascinanti ci sono anche 134 lastre che rappresentano vari soggetti di diverse dimensioni. In particolare, alcune immagini di Cettigne in Montenegro, scattate nel 1941, mostrano l’artista mentre era in servizio con il 93° Reggimento di Fanteria “Messina” durante la seconda guerra mondiale.

Queste lastre non rappresentano solo un patrimonio visivo, ma diventano un importante documento storico che racconta di un periodo di incertezze e di cambiamenti, visto attraverso gli occhi di un artista sensibile. La donazione segna non solo un momento di riconoscimento del lavoro di Corradi ma anche un’opportunità per riscoprire la storia delle Marche.

La figura di corrado corradi

Corrado Corradi è stato un artista poliedrico, la cui passione per la pittura e la fotografia lo ha reso un osservatore attento della realtà. Tra le sue opere più celebri c’è “La madonna della Sanità Militare”, creata nel 1941 per il 445° Ospedale da Campo della Divisione “Venezia”. Questo dipinto è diventato un simbolo di conforto per molti soldati italiani impegnati in Albania e Montenegro. Pur non essendo un fotografo di professione, Corradi lasciò un’importante eredità di immagini che parlano di una bellezza e di una sensibilità artistica che trascendono il tempo.

Le fotografie risalgono per lo più agli anni ’20 e ’30, un periodo in cui gli avvenimenti storici si intrecciavano con la vita quotidiana. Le lastre sono state custodite inizialmente dal fratello Stefano e successivamente dalla nipote Marina, che ha avuto il compito di riorganizzarle e di compiere un gesto di grande generosità donandole al Comune di Jesi. Questa azione non solo preserva la memoria di Corradi, ma contribuisce anche a valorizzare la cultura locale.

Un patrimonio da valorizzare

Con l’integrazione di questo fondo fotografico alla già ricca collezione della Biblioteca Planettiana, si aprono nuove opportunità per la ricerca e la consultazione. Già oggi, i materiali fotografici presenti nella biblioteca possono essere consultati tramite DVD grazie al prezioso lavoro svolto dal Circolo Culturale Jesino Massimo Ferretti. La digitalizzazione e il catalogo del fondo Corradi sono previsti, permettendo così a un pubblico più ampio di accedere a queste preziose testimonianze.

La presentazione ufficiale delle lastre avverrà il 12 ottobre alle 17.30, presso la sala conferenze di Palazzo Angeloni, dove saranno presenti la donatrice Marina Corradi e i soci del Circolo Culturale Jesino. Questo evento rappresenta non solo un’opportunità di conoscenza e valorizzazione del patrimonio culturale, ma anche un momento di celebrazione della storia e dell’arte che ha attraversato la sua vita. La speranza è che questo fondo fotografico continui a ispirare generazioni future e a mantenere vivo il ricordo di un’epoca significativa per le Marche e per l’Italia.

Ultimo aggiornamento il 10 Ottobre 2024 da Laura Rossi

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