La curiosità urbana: una passeggiata tra degrado e bellezza in piazza Sabaudia

Un percorso in bicicletta tra Largo Agosta e piazza Sabaudia rivela il degrado degli spazi pubblici, evidenziando l’importanza di una gestione attenta per promuovere comunità e socializzazione.
La Curiositc3A0 Urbana3A Una Passe La Curiositc3A0 Urbana3A Una Passe
La curiosità urbana: una passeggiata tra degrado e bellezza in piazza Sabaudia - Gaeta.it

La curiosità di esplorare gli angoli meno noti della città può rivelare scenari sorprendenti, e il percorso tra Largo Agosta e piazza Sabaudia ne è un esempio calzante. Un viaggio con la bicicletta diventa un’opportunità per osservare la contraddizione tra spazi progettati per il pubblico e il degrado in cui versano. Osservazioni come quelle di Philippe Daverio nel suo “Il vizio della curiosità” invitano a considerare il valore della conoscenza attraverso l’esplorazione. In questo contesto, l’attenzione ai dettagli è fondamentale per comprendere la vita quotidiana dei quartieri.

Un percorso alla ricerca di “Va a Fa ‘n Bene”

L’escursione inizia nel quartiere di Tor Tre Teste, dove si parte in sella alla bicicletta, attraversando aree familiari come il Quarticciolo e Centocelle, per poi dirigersi verso Tor de’ Schiavi e Villa Gordiani. Questi itinerari non solo collegano diverse zone della città, ma offrono anche una panoramica reale della vita urbana. Durante il tragitto, ci si imbatte in vari posti, ognuno con la propria storia e significato, fino a giungere a piazza Sabaudia, sede dell’associazione laica “Va a Fa ‘n Bene“.

Arrivando in piazza Sabaudia, l’attenzione potrebbe essere catturata dalla chiesa parrocchiale del Santissimo Sacramento, una presenza significativa nel paesaggio cittadino. Senza dubbio, la sua posizione fa da sfondo al movimento delle persone in cerca di supporto sociale o semplicemente di un luogo di incontro. Ma a pochi passi, in direzione di via Alatri, si apre un altro mondo: un circolo bocciofilo e un circolo ricreativo, che però non riescono a nascondere le condizioni di degrado dei percorsi pedonali.

I problemi di accessibilità nella piazza

Una volta scesi dalla bicicletta, ci si trova di fronte a un segnale preoccupante: i vialetti pedonali lastricate presentano un grave stato di abbandono. Qui, i travertini e i mattonati, elementi architettonici pensati per garantire una fruizione piacevole degli spazi, risultano rovinati e trascurati. In particolare, il vialetto a ridosso del muro di cinta della chiesa parrocchiale del Santissimo Sacramento è in pessime condizioni, testimoniando una gestione sicuramente insufficiente.

Ci si aspetterebbe una cura maggiormente attenta da parte delle autorità comunali, visto il ruolo importante che queste aree possono svolgere nel rafforzare il senso di comunità. La progettazione di passaggi pedonali funzionali è fondamentale in un contesto urbano, non solo per motivi pratici, ma anche per promuovere un’esperienza positiva per i cittadini. La presenza di due passaggi pedonali in piazza Sabaudia, pur pensati per facilitare l’attraversamento, non ha migliorato l’estetica e la sicurezza del luogo.

Una riflessione sul rispetto per i cittadini

I frequentatori di piazza Sabaudia meriterebbero spazi curati e accessibili che non solo servano a soddisfare esigenze pratiche, ma che contribuiscano anche a rendere l’ambiente urbano un luogo di incontro e socializzazione. L’aspetto di questo spazio comune è un riflesso della considerazione che i cittadini ricevono: non ci si può accontentare di un’attenzione minima ai bisogni fondamentali della comunità.

La domanda sorge spontanea: gli abitanti del quartiere non meritano una maggiore attenzione da parte degli amministratori? Ogni angolo della città deve essere valorizzato per poter svolgere la sua funzione sociale. I passaggi pedonali di piazza Sabaudia non devono solo servire da collegamento, ma devono anche essere vissuti come una piccola oasi in cui sognare e interagire, contribuendo così a un tessuto urbano vivace e accogliente.

Mettere in risalto queste considerazioni è fondamentale perché ogni cittadino possa sentirsi parte attiva nel processo di valorizzazione dell’ambiente in cui vive.

Ultimo aggiornamento il 15 Novembre 2024 da Sara Gatti

Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Gestione cookie