L’influenza della ‘ndrangheta e della camorra ha inquinato il territorio di Aprilia, dando vita a una mafia autoctona di rilevanza nel nord della provincia. Al vertice di questa criminale realtà emerge la figura di Patrizio Forniti, un personaggio dal passato da bandito comune che ha saputo imporsi con ferocia e determinazione, sia nel mondo della criminalità che nella società civile.
Il business illecito ai vertici della criminalità
La scalata criminale segue uno schema consolidato: dal traffico di droga – cocaina, hascisc, marijuana – fino all’investimento dei proventi illeciti in imprese gestite da imprenditori complici, tra cui alcuni con legami criminali in grado di sostituire temporaneamente Forniti durante i periodi di reclusione. L’evoluzione dell’organizzazione arriva grazie all’alleanza strategica con il calabrese Gangemi, che introduce pratiche estorsive e di usura per ampliare il controllo territoriale e gli affari.
Collusioni politiche per il dominio territoriale
Il connubio con la politica diventa cruciale per favorire le imprese compiacenti e consolidare il potere su Aprilia. Le intercettazioni dell’attuale sindaco Lanfranco Principi evidenziano il suo rispetto e timore verso Forniti, definito come il “Capo dei Capi”, sottolineando la complessità delle relazioni per agevolare gli interessi dell’organizzazione criminale.
Controllo e connessioni criminali
Il giudice conferma il ruolo preminente di Forniti come il capo indiscusso, responsabile non solo del controllo dei traffici di droga ma anche del finanziamento delle attività logistiche, gestite in parte dal genero. Inoltre, le relazioni con altre organizzazioni criminali venivano gestite con precisione, in collaborazione con Luca De Luca, l’uomo di fiducia che ha saputo trasformarsi da uomo di strada a imprenditore di successo nel settore della carne in Europa.
Il regime criminale su Aprilia
Il potere assoluto delle figure di spicco come Forniti e De Luca teneva in pugno la città di Aprilia, influenzando non solo l’economia ma anche la vita quotidiana dei cittadini con pratiche illecite e minacce costanti.
Approfondimenti
- – Aprilia: Si tratta di una città italiana situata nella regione del Lazio, in provincia di Latina. Fondata negli anni ’30 come città di fondazione, negli ultimi decenni ha purtroppo acquisito una cattiva reputazione a causa della presenza delle organizzazioni criminali ‘ndrangheta e camorra, che hanno inquinato il territorio con attività illecite.
– Patrizio Forniti: È il capo indiscusso della mafia autoctona di Aprilia. Emergendo da un passato da bandito comune, ha saputo imporsi con ferocia e determinazione, gestendo il traffico di droga e investendo i proventi in imprese collaboranti. Il suo potere è tale da influenzare non solo la criminalità, ma anche la vita civile della città.
– Gangemi: Un criminale calabrese con cui Forniti ha stretto un’alleanza strategica per ampliare il controllo territoriale e gli affari, introducendo pratiche estorsive e di usura.
– Lanfranco Principi: L’attuale sindaco di Aprilia, coinvolto in collusioni con la criminalità organizzata per favorire gli interessi illeciti dell’organizzazione criminale gestita da Forniti.
– Luca De Luca: L’uomo di fiducia di Forniti, responsabile delle attività logistiche e finanziarie. Da ex uomo di strada, è riuscito a trasformarsi in un imprenditore di successo nel settore della carne in Europa.
Questo articolo descrive un quadro allarmante di corruzione e criminalità organizzata che ha radici profonde nella città di Aprilia, coinvolgendo personaggi chiave come Forniti, Gangemi, Principi e De Luca. La presenza di queste figure e le loro connessioni mettono in luce la complessità delle relazioni tra la politica, la criminalità e gli affari illeciti, con gravi conseguenze per la comunità locale.
Ultimo aggiornamento il 4 Luglio 2024 da Donatella Ercolano