La proposta di manovra finanziaria 2025 ha già suscitato un acceso dibattito in Parlamento. Con 4.562 emendamenti presentati alla Commissione Bilancio della Camera, l’attenzione si concentra sulle proposte di modifica che spaziano da questioni fiscali riguardanti le criptovalute a misure specifiche per il sostegno del settore automotive. I partiti hanno già in mente strategie per affinare queste proposte, mentre alcuni punti controversi rischiano di creare nuove divisioni politiche.
Modifiche fiscali sulle criptovalute
La posizione della Lega sul tema delle criptovalute si fa netta, con un emendamento che richiede la soppressione dell’aliquota del 42% sulle plusvalenze derivanti da operazioni con criptovalute. Questo provvedimento tornerebbe al precedente 28%, con un costo stimato di 16,7 milioni di euro nel 2025, che andrebbe finanziato con una riduzione di un fondo speciale del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Non si limita a questo, però: i sostenitori dell’emendamento chiedono anche l’istituzione di un tavolo permanente per promuovere l’educazione finanziaria sui rischi e le opportunità legate alle cripto-attività. Questa iniziativa avrebbe un costo di 14,7 milioni di euro nel 2025.
Investimenti nel settore automotive
In ambito automotive, si intravedono segnali di un possibile aumento delle risorse destinate al settore. Il Ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha annunciato lavorazioni per potenziare il fondo auto. Secondo quanto dichiarato, i fondi saranno mirati a sostenere l’offerta e a incentivare gli investimenti nella filiera. Il tavolo Stellantis ha discusso strategie per attivare risorse necessarie affinché le imprese possano affrontare le sfide imminenti nel settore, con l’obiettivo di rimanere competitive a livello europeo ed internazionale.
Misure per la ricostruzione dopo eventi estremi
Le opposizioni non si tirano indietro e presentano emendamenti per il rifinanziamento dei fondi dedicati alla ricostruzione delle aree colpite da eventi meteorologici eccezionali, come Emilia-Romagna, Toscana e Marche. Questo intervento si propone di affrontare le necessità di un territorio duramente colpito, garantendo supporto alle amministrazioni locali per missioni di ricostruzione e miglioramento della resilienza alle calamità.
Modifica sull’influenza del MEF nelle aziende
Un altro emendamento, supportato da Noi Moderati e Forza Italia, propone l’abolizione dell’articolo 112 della manovra, relativo all’obbligo di avere un revisore dei conti del Ministero dell’Economia nelle aziende che ricevono contributi statali superiori a 100.000 euro. Questa modifica intende snellire la burocrazia e permettere alle aziende di operare con maggiore libertà, pur mantenendo trasparenza nelle transazioni finanziarie.
Nuove proposte per i congedi parentali
Le proposte per i congedi parentali si fanno sentire, con emendamenti volti a riconoscere un congedo obbligatorio di cinque mesi per i padri lavoratori. Questa misura sarebbe disponibile fino a un anno dalla nascita del bambino e potrebbe essere fruita anche in tandem con il congedo materno. L’idea è di affrontare le necessità familiari e promuovere una suddivisione più equa dei compiti di cura tra genitori. La copertura finanziaria per questo provvedimento sarebbe ottenuta attraverso il taglio dei sussidi ambientali nocivi.
Il canone Rai in discussione
Il canone Rai potrebbe rivedere il suo importo, con un emendamento che propone di abbassarlo a 70 euro, a fronte dei 90 euro previsti per il 2025. Se approvato, il minor gettito di 430 milioni di euro verrebbe compensato attraverso una ristrutturazione di altri fondi governativi. Questa proposta ha l’obiettivo di garantire un accesso più equo ai servizi pubblici radiotelevisivi, rispondendo alle lamentele di una parte dell’utenza.
Introduzione della patrimoniale per la sanità
Un emendamento presentato da Alleanza Verdi e Sinistra prevede l’introduzione di una patrimoniale, destinata a finanziare ulteriormente il sistema sanitario nazionale. Questa misura colpirebbe i patrimoni superiori a 5,4 milioni di euro, con un’aliquota che varia a seconda della grandezza del patrimonio. Gli introiti andrebbero interamente al Fondo sanitario nazionale, per garantire un miglioramento del finanziamento per le spese quotidiane della sanità.
Rilancio del salario minimo
Sul fronte del lavoro, emergono proposte per l’introduzione di un salario minimo fissato a 9 euro lordi l’ora. Questa iniziativa sarebbe parte di un emendamento delle opposizioni ed è accompagnata dalla creazione di un fondo specifico per sostenere i datori di lavoro nell’affrontare i costi aggiuntivi che potrebbero derivare da questo provvedimento. Il fondo sarebbe di 100 milioni di euro per tre anni, destinato a garantire un trattamento economico equo ai lavoratori.
Cannabis controllata dallo Stato
Il Movimento 5 Stelle ha presentato un emendamento volto a istituire un monopolio statale sulla produzione e vendita della cannabis, riservando la possibilità di coltivare fino a cinque piante per uso personale. Questa proposta mira a regolarizzare e controllare il mercato della cannabis, creando un sistema di licenze gestito dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli.
Ritorno del Reddito di cittadinanza
Infine, il Movimento 5 Stelle cerca di reintrodurre il Reddito di cittadinanza e la Pensione di cittadinanza per il 2025 e il 2026, misure abolite a favore dell’assegno di inclusione. La proposta prevede un consistente stanziamento di fondi all’interno del bilancio statale, con l’intento di garantire un supporto economico per contrastare la povertà e migliorare l’inclusione sociale.
Ultimo aggiornamento il 14 Novembre 2024 da Donatella Ercolano