La Galleria Borghese di Roma ospiterà una mostra unica dedicata a Giovan Battista Marino, un autore che ha lasciato un segno profondo nel panorama artistico e letterario del Barocco. L’esposizione, che si terrà dal 19 novembre 2024 al 9 febbraio 2025, intitolata “Poesia e Pittura nel Seicento. Giovan Battista Marino e la meravigliosa passione“, esplora il legame tra poesia e pittura, enfatizzando l’importanza di Marino come uno dei pionieri della poesia barocca. Attraverso le sue opere e una selezione di capolavori della pittura, la mostra intende rivelare una relazione profonda tra le due arti.
Giovan Battista Marino: un poeta tra arte e esilio
Giovan Battista Marino è riconosciuto come uno dei principali esponenti della poesia barocca, autore di opere che sentono il peso della bellezza e del dramma. Il suo poema più noto, Adone, narra una storia d’amore tra Adone e Venere, ma le sue abilità non si limitano alla poesia: Marino era anche un collezionista d’arte e si dedicava ad esplorare il concetto di ecfrasi, un’arte che unisce la parola all’immagine. Questo connubio rappresenta il cuore pulsante della sua espressione artistica. Il suo impegno con la contemporanea vita culturale romana lo ha portato a vivere momenti di esilio e di ansia, braccato dall’Inquisizione per le sue idee innovative.
Il progetto della mostra è un modo per onorarlo nonostante le sue difficoltà nel trovare un posto nella committenza del cardinale Borghese. Attraverso un percorso visivo che tocca i suoi testi e le opere degli artisti a lui contemporanei, il pubblico verrà trasportato nell’Italia del Seicento, dove arte e potere si intrecciano in modo complesso. La mostra rappresenta dunque una riflessione sull’importanza di Marino come figura chiave nella cultura del suo tempo.
Un viaggio attraverso la grande arte barocca
La Galleria Borghese propone un ampio percorso che, attraverso i testi poeti di Marino, conduce il visitatore in una sorta di viaggio temporale tra le opere dei grandi maestri del Rinascimento e del Barocco. Il pubblico avrà l’opportunità di ammirare capolavori di artisti come Tiziano, Correggio, Rubens e Poussin, la cui opera si fonde con i temi e le immagini evocate dalla poesia di Marino.
Ogni sezione della mostra è progettata per evidenziare aspetti specifici di questo dialogo. Ad esempio, la sezione inaugurale offre una panoramica sull’interazione tra poesia e pittura, introducendo il visitatore all’universo estetico di Marino. Le opere d’arte presenti rivelano come la poesia possa amplificare l’esperienza visiva, offrendo al pubblico una nuova comprensione della bellezza e del significato profondo delle immagini.
In un’epoca in cui l’arte visiva era strumento di comunicazione e di potere, i versi di Marino assumono un valore significativo, contribuendo a una sensibilità estetica collettiva. La mostra si sviluppa in cinque sezioni, ognuna delle quali si sofferma su un aspetto diverso dell’artista e della sua opera, dimostrando l’interdisciplinarietà delle forme artistiche del periodo.
Il significato di “Adone” e il tema del sacro e del profano
Una delle sezioni più evocative della mostra è dedicata all’Adone, il poema che ha consacrato Marino nel panorama letterario. Qui, il visitatore può esplorare opere d’arte che rielaborano il mito del giovane amato da Venere, la cui storia affonda nella tragedia e nella bellezza. Le opere raccolte, tra cui quelle di Palma il Giovane e Scarsellino, si intersecano con il poema, creando collegamenti tra il sacro e il profano.
La forza del poema e la grazia delle opere d’arte permettono di cogliere la complessità dei temi morali e culturali del Barocco, in cui il sublime e il terribile si mescolano, rendendo la vita e l’arte intrinsecamente legate. La sezione su Poussin, noto per la sua connessione con Marino, diventa un ulteriore punto di riferimento, esemplificando come l’influenza e l’ispirazione reciproca abbiano dato vita a creazioni straordinarie, trasformando il concetto di bellezza.
Questa iniziativa riceve anche un importante riconoscimento, avendo ottenuto la Medaglia del Presidente della Repubblica, a ulteriore testimonianza del valore culturale di un artista che ha saputo delineare con maestria la sintesi tra poesia e arte visiva nel corso di un periodo storico tanto ricco e sfaccettato. L’evento alla Galleria Borghese non rappresenta solo una celebrazione della figura di Marino, ma un invito a riscoprire e approfondire un’eredità che continua a influenzare la cultura contemporanea.
Ultimo aggiornamento il 18 Novembre 2024 da Elisabetta Cina