La mostra “Panta Rei” mette in luce le esperienze migratorie lungo la rotta balcanica

La mostra “Panta Rei” al Centro Balducci di Zugliano esplora le esperienze migratorie in Europa, affrontando temi come il viaggio, l’identità e i sogni attraverso arte e narrazione.
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La mostra “Panta Rei” mette in luce le esperienze migratorie lungo la rotta balcanica - Gaeta.it

Un’installazione che esplora il drammatico percorso di chi lascia il proprio Paese alla ricerca di una vita migliore in Europa si svolgerà presso il Centro Balducci di Zugliano fino al 12 ottobre. “Panta Rei. Vite migranti lungo la rotta balcanica” è un progetto che invita il pubblico a riflettere sulle fragilità e le difficoltà degli esseri umani costretti a migrare, ponendo l’accento sull’importanza di contrastare l’hate speech e le discriminazioni. Attraverso un mix di arte e narrazione, la mostra si prefigge di rappresentare le esperienze di migranti provenienti da diverse nazioni.

Un viaggio tra arte e vita

La mostra, concepita da Anna Clementi e Diego Saccor, si articola in un racconto visivo e sonoro che attraversa le tappe fondamentali della migrazione. Utilizzando foto, suoni, pannelli di testo, mappe, video e oggetti originali rinvenuti nei vari paesi toccati da queste persone, l’installazione offre uno spaccato autentico delle esperienze vissute dai migranti. Le storie narrate non riguardano solo l’itinerario fisico verso l’Europa, ma anche il viaggio mentale e emotivo che coinvolge chi è costretto a lasciare la propria terra.

L’esperienza di migrazione viene presentata non come una mera questione di movimento fisico, ma come una complessa interazione di emozioni, speranze e paure. Ogni elemento dell’installazione contribuisce a ricreare il contesto della partenza, dell’attraversamento dei confini e dei traumi subiti lungo la via, fino ad arrivare a quel luogo dove il futuro deve essere nuovamente immaginato e ricostruito. Attraverso la narrazione visiva e tangibile, lo spettatore è invitato a entrare in contatto con storie che altrimenti rimarrebbero sconosciute.

Le cinque sezioni tematiche della mostra

Panta Rei” è suddivisa in cinque sezioni che riflettono le esperienze fondamentali affrontate dai migranti. Questi temi sono: il viaggio, il campo, la famiglia, l’identità e i sogni. Ognuna di queste aree affronta un aspetto cruciale della vita dei migranti, evidenziando la complessità e la varietà delle loro esperienze.

  • Il viaggio: Questa sezione esplora le motivazioni e le difficoltà legate alla partenza. Le immagini e i materiali raccolti illustrano le scelte dolorose che spingono individui e famiglie a lasciare tutto. Il focus è sull’idea di sopravvivenza e speranza, con testimonianze che raccontano le condizioni spesso disperate affrontate in viaggio.

  • Il campo: In questa area si discute della vita nei campi profughi, un tema spesso trascurato. Vengono esposte le dure realità della vita in questi luoghi, dove si sperimentano violenze, respingimenti e l’incertezza quotidiana. I visitatori possono riflettere sul significato di “sospensione della vita”, un concetto che si vive in questi spazi di attesa.

  • La famiglia: Questa sezione sottolinea l’importanza delle relazioni familiari durante il processo migratorio. Le testimonianze evidenziano come i legami possano essere strappati, ma anche come possano offrire un sostegno cruciale nei momenti più difficili. Avere una famiglia può rappresentare un motivo per continuare a lottare anche nelle circostanze più avverse.

  • L’identità: L’ultimo passaggio significativo è quello della ricostruzione dell’identità. Dopo la migrazione, i soggetti devono affrontare il difficile compito di rielaborare la loro storia personale e culturale, spesso in un contesto completamente nuovo e talvolta ostile. Questa sezione aiuta a comprendere come l’identità possa essere fluida e come debba essere continuamente rinegoziata.

  • I sogni: Infine, il tema dei sogni rappresenta le aspirazioni e le speranze per il futuro degli individui. Qui si mette in evidenza il desiderio di dignità, libertà e sicurezza, elementi fondamentali per riconquistare una vita ricca di significato dopo anni di sofferenza.

Un messaggio di memoria e riflessione

L’installazione “Panta Rei” non si limita a documentare l’esperienza migratoria, ma si pone come obiettivo di “fare memoria del presente”. Attraverso l’arte e la narrazione, mira a informare e stimolare una riflessione profonda sui temi della migrazione, della convivenza e del diritto alla libertà di movimento. La mostra invita i visitatori a considerare i diritti fondamentali di ciascuno, offrendo spunti di riflessione e sensibilità verso le vite di chi cerca semplicemente un posto dove sentirsi al sicuro.

L’incontro tra arte e attualità, tra storie personali e contesto collettivo, rende “Panta Rei” un evento di grande rilevanza, stimolando un dialogo necessario su questioni cruciali della nostra epoca.

Ultimo aggiornamento il 6 Ottobre 2024 da Donatella Ercolano

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