La salvaguardia del comparto bufalino nel Lazio: l’appello di Enrico Tiero all’assessore regionale

Enrico Tiero sostiene la necessità di proteggere il comparto bufalino nel Lazio, evidenziando l’importanza economica e culturale della mozzarella DOP e chiedendo misure concrete per affrontare la crisi attuale.
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La salvaguardia del comparto bufalino nel Lazio: l'appello di Enrico Tiero all'assessore regionale - Gaeta.it

In un recente comunicato, Enrico Tiero, presidente della Commissione Sviluppo Economico e Attività Produttive del Consiglio Regionale del Lazio, ha espresso pieno supporto alle preoccupazioni sollevate dalla Coldiretti Lazio, riguardo alla necessità di tutelare il comparto bufalino. Questo settore riveste un’importanza strategica per l’economia regionale, e la salvaguardia delle risorse destinate agli allevatori è fondamentale per garantire il futuro delle aziende che operano in questo ambito. Il presente articolo approfondisce le dichiarazioni di Tiero, il contesto del mercato bufalino e le richieste specifiche fatte alla Regione.

L’importanza del settore bufalino nel Lazio

Il comparto bufalino si posiziona tra i settori più vitali dell’agricoltura laziale, con oltre 600 allevamenti e una popolazione di oltre 91.000 capi di bestiame. Questa regione è seconda soltanto alla Campania in termini di aziende bufaline, rendendo cruciale il monitoraggio e la tutela di questo asset economico. L’attività di allevamento della bufala non solo contribuisce al patrimonio zootecnico regionale, ma è anche un pilastro della tradizione gastronomica locale.

La mozzarella di bufala DOP, in particolare, è un prodotto simbolo che ha raggiunto riconoscibilità e fama a livello nazionale e internazionale. La sua produzione non solo è legata a un elevato standard qualitativo, ma è anche un elemento distintivo del territorio, associato a pratiche sostenibili e a una forte identità culturale. Pertanto, la crisi attuale, caratterizzata da una diminuzione del prezzo del latte alla stalla, costituisce una seria minaccia per la sostenibilità economica delle aziende.

La crisi del prezzo del latte e le sue conseguenze

Il recente abbassamento del prezzo del latte ha messo in allerta gli allevatori che, ogni giorno, si impegnano a mantenere elevati gli standard di qualità della mozzarella di bufala. Questa situazione ha sollevato preoccupazioni non solo per l’economia degli allevatori, ma anche per la qualità del prodotto finale. Tiero ha riconosciuto la criticità della situazione, sottolineando l’importanza di strategie di valorizzazione e supporto per il prodotto tipico laziale.

In questo contesto, è fondamentale che la Regione Lazio prenda misure concrete per proteggere gli allevatori e il loro lavoro. La richiesta di maggiori risorse finanziarie e di un approccio più serio e rigoroso nella valorizzazione della mozzarella di bufala DOP è diventata una priorità per le realtà locali. Un intervento mirato potrebbe non solo alleviare la crisi presente ma anche preparare il terreno per un rilancio del settore bufalino, ritenuto fondamentale per l’economia locale.

L’appello alle istituzioni e le richieste alla Regione

Enrico Tiero ha lanciato un appello chiaro all’assessore Giancarlo Righini, chiedendo un impegno tangibile da parte della Regione per difendere il comparto bufalino. A tal proposito, Tiero ha sollecitato delle misure per affrontare in modo deciso le problematiche attuali, tra cui il ripristino della qualità del prodotto e il divieto dell’uso di tecniche di produzione non sostenibili.

L’industria della mozzarella di bufala si trova ad affrontare sfide significative anche a causa della Grande Distribuzione Organizzata, che spesso propone prodotti a prezzi stracciati, minando la competitività dei produttori locali. È vitale che ci siano controlli e normative che salvaguardino i prodotti di qualità, impedendo pratiche che possano danneggiare le aziende che operano nel rispetto degli standard di qualità e delle tradizioni locali.

Tiero ha manifestato fiducia nelle capacità di Righini, ritenendolo sensibile alle problematiche legate all’agricoltura e all’imprenditoria locale. La richiesta è quella di un sostegno attivo e prolungato, che possa garantire un futuro più solido per il comparto bufalino nel Lazio e per tutti coloro che ne fanno parte.

Ultimo aggiornamento il 5 Ottobre 2024 da Armando Proietti

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