L’argomento della natalità ha assunto un rilievo centrale nel dibattito pubblico italiano, rappresentando una questione cruciale per il futuro del Paese. Recenti eventi hanno evidenziato la necessità di superare le divisioni politiche e sociali per affrontare un problema che tocca la vita di tutti. Oggi a Roma, durante un incontro organizzato dalla Fondazione per la Natalità e supportato da figure istituzionali, sono emersi dati preoccupanti che rimandano a un futuro difficile.
L’incontro al Campidoglio: un’urgente call to action
L’evento si è tenuto presso la Sala della Protomoteca del Campidoglio ed è stato un’importante occasione di confronto. Presenti a questo tavolo il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, oltre ad altri esponenti del mondo politico e sociale. Gigi De Palo, presidente della Fondazione per la Natalità, ha aperto la discussione sottolineando l’importanza dell’unità per affrontare il calo della natalità. L’Assessora alle Politiche Sociali, Barbara Funari, ha messo in evidenza che Roma, come gran parte d’Italia, sta vivendo un invecchiamento demografico allarmante, con meno giovani pronti a costituire famiglie.
Durante il dibattito, Funari ha evidenziato anche le sfide economiche che molte famiglie devono fronteggiare. Sebbene ci sia un desiderio diffuso di avere figli, le difficoltà economiche impediscono a molti di realizzare questo sogno. È emersa la proposta di implementare nuove politiche abitative per supportare i giovani genitori, un tema su cui il Comune sta già lavorando, in sinergia anche con Farmacap per supportare le spese per la prima infanzia attraverso iniziative come “Rome for Baby”.
Dati allarmanti: il declino della popolazione giovanile
I dati forniti da Sabrina Prati, Direttrice centrale dell’ISTAT, hanno confermato i timori espressi durante l’incontro. Negli ultimi sedici anni, le nascite nella regione Lazio sono diminuite di oltre 18mila unità, un calo del 35%. Questo trend è ancora più accentuato nell’area metropolitana di Roma, dove il decremento è del 36%. Se non intervengono misure efficaci, nel 2050 si prevede una diminuzione di 345.600 abitanti nella regione, con un indice di invecchiamento che sarà di 308 over 65 ogni 100 under 15.
L’invecchiamento demografico non è un fenomeno isolato. In Lazio, dal 2008 a oggi si è registrata una diminuzione di quasi 169mila donne in età fertile . Questo implica che ci sono meno donne che possono generare nuovi nascituri, contribuendo ulteriormente al problema. De Palo ha piuttosto drammaticamente definito questi numeri come un segnale di allerta, indicando che il rischio di uno squilibrio generazionale può avere conseguenze dirette non solo per la società ma anche per il tessuto economico del Paese.
Colmare le lacune: il sostegno alle famiglie e alle donne lavoratrici
Il Sindaco Gualtieri ha sottolineato l’importanza di sostenere i genitori e potenziare le politiche per la natalità attraverso il rafforzamento dell’autonomia delle donne. La capitalizzazione sull’occupazione femminile è fondamentale per bilanciare il calo delle nascite. Nel programma del Comune, si prevede di ampliare ulteriormente la rete dei servizi educativi per i bambini, comprese le strutture per l’infanzia, abbattendo le tariffe per renderle più fruibili a un numero maggiore di famiglie.
Gualtieri ha inoltre messo l’accento sulla necessità di politiche abitative che possano garantire affitti accessibili. L’idea di un’Agenzia Nazionale per la Natalità è stata proposta come una soluzione efficace. Questo ente potrebbe fungere da coordinatore per le politiche legate alla natalità, garantendo una distribuzione ottimale delle risorse e dei fondi in funzione delle esigenze delle famiglie, in un contesto al di là delle divisioni politiche.
Prossime iniziative: il tour per la natalità
Le prossime tappe del “Tour della natalità” sono già fissate. Dopo Roma, il tour proseguirà a Palermo il 21 novembre e Milano il 13 dicembre. Questo ciclo di eventi ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della natalità e di raccogliere idee e proposte da diverse regioni italiane. La speranza è di coinvolgere attivamente la società e le istituzioni in un dibattito aperto e costruttivo.
La questione della natalità non può più essere rimandata. I dati crudi e preoccupanti mettono in luce una realtà che richiede un impegno collettivo. Il tempo per agire è ora, e ogni iniziativa può fare la differenza per il futuro dell’Italia.
Ultimo aggiornamento il 15 Novembre 2024 da Sofia Greco