La storia di Douglas Dall’Asta: un viaggio tra abbandono e ricerca di identità

La storia di Douglas Dall’Asta, adottato in Brasile e abbandonato in Italia, mette in luce le sfide dell’adozione e l’importanza di un supporto continuo per i bambini vulnerabili.
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La storia di Douglas Dall'Asta: un viaggio tra abbandono e ricerca di identità - Gaeta.it

Il racconto di Douglas Dall’Asta, un giovane che ha vissuto esperienze drammatiche legate all’adozione, si fa portavoce di questioni fondamentali come l’abbandono e la ricerca di appartenenza. Oggi 26enne, Douglas è stato adottato in Brasile all’età di nove anni e ha vissuto un percorso complesso che ha coinvolto diverse istituzioni. La sua storia è contenuta nel libro “Figlio di nessuno“, scritto insieme alla giornalista Valentina Reggiani, in cui si affrontano temi cruciali per la società.

L’inizio di una vita difficile

A soli nove anni, Douglas ha trovato una nuova famiglia in Italia dopo un lungo viaggio dal Brasile, un passo che avrebbe dovuto segnare l’inizio di una nuova vita. Tuttavia, dopo solo quattro giorni nell’abitazione di quella che erano stati presentati come i suoi nuovi genitori, si è ritrovato abbandonato per la seconda volta. Questa tragica esperienza ha dato inizio a un’odissea che lo ha portato a vivere in strada, passando da una comunità all’altra e affrontando situazioni di grande precarietà.

Douglas non era solo un bambino abbandonato; la sua crescita è stata segnata dalla difficoltà di costruire un’identità, come testimoniano molte altre storie di bambini adottati o abbandonati. La mancanza di un ambiente stabile e sicuro lo ha portato a confrontarsi con la droga e il carcere, esperienze che molti giovani in situazioni simili devono affrontare. Questo calvario ha avuto un impatto duraturo sulla sua vita, rendendo apparentemente impossibile il superamento delle cicatrici lasciate dalla sua infanzia.

La battaglia legale e la ricerca di giustizia

Dopo aver affrontato numerosi ostacoli, Douglas ha trovato un appoggio nella giustizia italiana, che ha visto le sue necessità e ha riconosciuto i diritti che dovevano essere garantiti. Una lunga battaglia legale ha portato i suoi genitori adottivi a essere obbligati a prendersi cura di lui, in seguito a sentenze emesse dal tribunale di Cremona e dalla Corte d’Appello di Brescia. Questi momenti di speranza si sono scontrati spesso con le dure realtà della sua vita, foggiando un senso di maggiore consapevolezza delle problematiche legate all’adozione e alle sue conseguenze.

La storia di Douglas serve da monito sulle complessità che l’adozione può comportare, mettendo in evidenza l’importanza di un supporto continuo per chi vive condizioni di vulnerabilità. La sua narrazione ci ricorda che ogni bambino ha diritto a un ambiente familiare sicuro e amorevole, senza il peso dell’abbandono e dell’isolamento.

Un libro per sensibilizzare

Figlio di nessuno” rappresenta un passo significativo per Douglas e Valentina Reggiani, non solo come testimonianza, ma anche come strumento per sensibilizzare il pubblico su tematiche cruciali. La presentazione del libro, in programma il 22 novembre al Phi Hotel Canalgrande di Modena, attirerà l’attenzione su questioni attuali legate all’abbandono, all’adozione e all’affido, affrontando anche la realtà della strada e della reclusione.

Alla presentazione parteciperanno non solo gli autori, ma anche figure professionali quali l’avvocato Gianluca Barbiero, che ha sostenuto il caso di Douglas, e la deputata Stefania Ascari. L’incontro sarà l’occasione ideale per avviare un dialogo costruttivo e informato su come possa cambiare il sistema di aiuto alle famiglie e alle comunità, affinché simili storie di abbandono possano diventare solo un ricordo del passato.

Ultimo aggiornamento il 20 Novembre 2024 da Marco Mintillo

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