La violenza di genere a Napoli: 964 uomini accusati di atti persecutori tra gennaio e agosto

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La violenza di genere a Napoli: 964 uomini accusati di atti persecutori tra gennaio e agosto - Gaeta.it

Nei primi otto mesi del 2023, il fenomeno della violenza di genere ha registrato numeri allarmanti a Napoli e nella sua provincia, con un totale di 964 uomini accusati di atti persecutori e maltrattamenti nei confronti di donne. Le forze dell'ordine, in particolare i carabinieri, hanno adottato misure significative per affrontare questa problematica, portando all'arresto di 267 individui in flagranza e all'emissione di 697 denunce a piede libero. I dati sono il risultato del lavoro congiunto delle procure di Napoli, Torre Annunziata, Napoli Nord e Nola, e mettono in luce un media di quattro casi quotidiani, con punte di 120 episodi mensili.

Dati allarmanti: la violenza di genere a Napoli

Statistiche e trend

L'analisi delle statistiche rilasciate dal comando provinciale dei carabinieri di Napoli rivela un panorama preoccupante riguardo alla violenza di genere. Ogni giorno, in media, quattro donne denunciano violenze o maltrattamenti, il che suggerisce un problema sistemico di grande entità. Questi dati non sono solo numeri, ma rappresentano storie di sofferenza e paura che colpiscono famiglie e comunità intere. La raccolta e l'analisi di tali informazioni sono fondamentali per comprendere l'estensione del problema e per progettare strategie efficaci di intervento.

Provvedimenti delle autorità

Le autorità locali hanno dimostrato un impegno costante nel contrastare questo fenomeno. L'entrata in vigore di nuove leggi, come l'arresto in differita, ha modificato il panorama giuridico e operativo. Questa legge, introdotta nel dicembre 2023, consente ai carabinieri di arrestare un sospetto basandosi su prove raccolte rapidamente dalle vittime, aumentando così l'efficacia delle operazioni contro i maltrattamenti. Si tratta di un passo importante, che permette di intervenire tempestivamente e di proteggere le vittime in situazioni di grave pericolo.

Nuovi strumenti per la protezione delle vittime

"Stanza tutta per sé": ascolto e supporto

In un'ottica di supporto alle vittime, i carabinieri di Napoli hanno creato quattro ambienti di ascolto denominati "Stanza tutta per sé". Questi spazi, realizzati in collaborazione con il Soroptimist International Club Napoli, sono stati istituiti in punti strategici della città, come a Capodimonte e nel quartiere Stella, e nelle province di Caivano e Ercolano. Questi ambienti sono pensati per offrire un luogo sicuro dove le vittime possono condividere le loro esperienze, ricevere supporto e informazioni su come procedere con la denuncia.

Dispositivi di sicurezza: il “Mobile Angel”

Un altro strumento innovativo introdotto per garantire la sicurezza delle vittime è il "Mobile Angel", uno smart watch che, in connessione a un'app dedicata, consente di allertare le forze dell’ordine in caso di emergenza. Questa iniziativa, iniziata nel 2022, ha il potenziale di cambiare radicalmente la protezione delle vittime, poiché permette di attivare in modo rapido e discreto una richiesta di intervento direttamente dai carabinieri. L'integrazione di tecnologia e prevenzione rappresenta un passo avanti significativo nella lotta contro la violenza di genere.

Sensibilizzazione e prevenzione: misure di supporto

Il "violentometro": uno strumento per riconoscere la violenza

Per affrontare la violenza di genere in modo olistico, è fondamentale anche la sensibilizzazione e la prevenzione. A questo scopo, il comando generale dei carabinieri ha ideato un "violentometro", un questionario anonimo disponibile online per aiutare le vittime a valutare la loro situazione. Attraverso questo strumento, le persone che sospettano di essere vittime di violenza possono ottenere indicazioni sulle loro esperienze e sugli ulteriori passi da intraprendere.

Iniziative sul territorio

Le autorità stanno anche collaborando con associazioni locali e centri di ascolto per promuovere eventi e campagne informative. Queste attività mirano a garantire che le vittime sappiano dove trovare supporto e comprendano la gravità della loro situazione. L'informazione è un potente strumento di prevenzione e permette di abbattere il muro del silenzio spesso presente in situazioni di violenza.

Le azioni intraprese a Napoli dimostrano l'importanza di un impegno collettivo nella lotta contro la violenza di genere, un problema che richiede l'attenzione e la cooperazione di tutti i settori della società.

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