L’Aquila: Emergenza sul Gran Sasso, rivelazioni sulle opere e il rischio per l’acquifero

Il Forum H2O esprime preoccupazioni per i progetti sul Gran Sasso, evidenziando rischi per le risorse idriche e la necessità di un riesame delle opere in corso e della loro sostenibilità ambientale.
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L’Aquila: Emergenza sul Gran Sasso, rivelazioni sulle opere e il rischio per l’acquifero - (Credit: abruzzolive.it)

Il Forum H2O ha recentemente reso pubblico un documento che trasmette preoccupazioni sul futuro delle opere sul Gran Sasso, mettendo in evidenza lavori già previsti e l’impatto potenziale sulle risorse idriche della regione. Le notizie in materia rivelano la complessità della situazione, con la presenza di due commissari straordinari che gestiscono progetti significativi e controversi. Le opere annunciate non solo potrebbero violare normative vigenti, ma destano anche interrogativi circa la loro reale necessità e devastante natura ambientale.

I progetti di perforazione: il caso dei 21 sondaggi

Il primo progetto in esame, supervisionato dal Commissario per l’Emergenza Idrica, è quello relativo alla perforazione di 21 sondaggi previsti per la messa in sicurezza dell’acquifero del Gran Sasso. Questo intervento comporterebbe la chiusura parziale del traforo per un periodo di 45 giorni, ma preoccupa il Forum H2O, che sostiene che tali perforazioni sarebbero finalizzate a scavare nuove captazioni d’acqua, un’azione vietata per legge.

Questi sviluppi potrebbero avere implicazioni negative sugli equilibri idrogeologici della zona, che già affronta sfide complesse legate alla gestione delle risorse idriche. Le valutazioni di incidenza ambientale, condotte tra agosto e settembre, sono state strumentali per portare alla luce questi progetti. La conferenza di servizi dell’estate 2024 ha previsto che tali lavori possano proseguire, nonostante le evidenti critiche sollevate da esperti e rappresentanti del Parco Nazionale del Gran Sasso, che hanno chiesto chiarimenti e un riesame completo dei rischi.

La fase I della messa in sicurezza impiantistica

Un altro progetto significativo riguarda la Fase I della messa in sicurezza impiantistica dell’autostrada A24 e A25, affidato al Commissario Corsini. Questo piano include misure di prevenzione incendi e adeguamenti per garantire la sicurezza stradale in conformità con il Decreto 264/2006. Si prevede che questi lavori siano completati entro il 2025, ma sono già emerse problematiche legate alla pianificazione e all’esecuzione.

Durante la conferenza dei servizi, i documenti presentati hanno delineato la necessità di chiusure totali nei periodi di lavoro, con conseguenti disagi per la circolazione. La tempistica per questi interventi risulta intensa, con una proiezione di 420 giorni naturali consecutivi per la loro realizzazione. Le polemiche su queste attività sono amplificate dalla denuncia di inadempienze precedenti, risalenti al 2018, che evidenziavano la mancanza di formulari e procedure di sicurezza adeguati.

Manutenzione straordinaria delle gallerie: rischi e polemiche

Infine, il terzo progetto di interesse è quello relativo alla manutenzione straordinaria delle volte delle gallerie. Anche questo intervento, coordinato dal Commissario Corsini, prevede azioni che potrebbero compromettere l’integrità dell’acquifero. I lavori comprenderanno per il recupero delle strutture, ma includeranno anche perforazioni di dreni radiali nell’area rocciosa circostante, con possibili ripercussioni sulle falde acquifere.

Un aspetto critico è che il progetto era stato presentato per un mero screening di Valutazione di Incidenza Ambientale, eliminando così la fase pubblica di consultazione che potrebbe aver contribuito a chiarire eventuali pericoli. Infatti, tale procedura esclude la possibilità per i cittadini di esprimere preoccupazioni, minando la trasparenza del processo decisionale.

Il Parco Nazionale del Gran Sasso ha sollevato preoccupazioni riguardo a potenziali interazioni negative con l’acquifero. Documenti e dichiarazioni ufficiali rivelano che le lavorazioni presentate potrebbero rovinare l’integrità del sistema idrico sottostante. Tali affermazioni indicano la necessità di rivedere i piani attuativi per garantire che le opere non interferiscano con le riserve idriche vitali.

La situazione attuale, così complessa e articolata, necessita di un’attenzione tempestiva e di strategie adeguate per la sua gestione. Forum H2O, ritrovandosi davanti al crescenti pericoli di deterioramento ambientale e alla mancanza di chiarezza sulle opere progettate, sollecita immediatamente un riesame completo delle prossime fasi del progetto, chiedendo un impegno congiunto per la tutela del Gran Sasso e dei suoi preziosi ecosistemi.

Ultimo aggiornamento il 18 Ottobre 2024 da Elisabetta Cina

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