Nel contesto europeo, l’idrogeno sta assurgendo a una risorsa fondamentale per la transizione energetica. Durante il Convegno Hydrogen Forum 2024, tenutosi a Venezia, sono emerse le opinioni di esperti e rappresentanti del settore sull’importanza di sviluppare un mercato dell’idrogeno, attualmente inesistente. Tra le voci più significative c’è Gabriele Lucchesi di Edison Next, che ha analizzato le sfide economiche e normative legate all’implementazione di questa tecnologia.
Le necessità del mercato dell’idrogeno
Un tema cruciale affrontato da Lucchesi è la questione del sostegno operativo per le aziende che scelgono di investire nell’idrogeno. La necessità di un supporto finanziario per i costi operativi è fondamentale, soprattutto per quelli legati all’elettricità necessaria per la produzione di idrogeno. Senza un mercato definito, le aziende industriali si trovano di fronte a incertezze significative che ostacolano la loro capacità di pianificazione e investimento. Lucchesi ha sottolineato come, per una realtà industriale che desideri convertire il proprio impianto per l’utilizzo di idrogeno, sia necessario un impegno concreto in termini di risorse e finanziamenti.
Inoltre, l’attuale assenza di un mercato dell’idrogeno rende difficile garantire una domanda stabile, elemento cruciale per stimolare l’industria verso la transizione. Questo è particolarmente evidente nel settore dei trasporti, dove il costo dei veicoli a idrogeno è ancora elevato rispetto ai mezzi tradizionali. In questo contesto, l’introduzione di incentivi e misure di supporto potrebbe rappresentare una soluzione per incentivare gli investimenti.
Gli investimenti e la transizione energetica
Il passaggio all’idrogeno non è solo un’opzione strategica, ma richiede investimenti significativi da parte delle aziende. Lucchesi ha messo in evidenza che le aziende manifatturiere e quelle di trasporto devono affrontare il doppio compito di ristrutturare le proprie operazioni e di investire in nuove tecnologie. Non solo la disponibilità di mezzi a idrogeno, ma anche la realizzazione di infrastrutture adeguate per supportare la distribuzione e l’utilizzo di questa forma di energia è essenziale per il successo della transizione.
La sfida principale, secondo Lucchesi, è anche legata allo sviluppo di fonti di energia rinnovabile, fondamentali per la produzione dell’idrogeno stesso tramite elettrolisi. Questo processo, che richiede elettricità da fonti rinnovabili, deve essere sostenuto da politiche adeguate che incentivino la generazione di energia pulita. In un contesto normativo europeo molto severo, le aziende devono affrontare non solo le sfide economiche ma anche quelle legislative.
La necessità di un approccio flessibile
Un altro punto cruciale sollevato durante il Forum è l’importanza di adottare un approccio flessibile e pragmatico in merito allo sviluppo del mercato dell’idrogeno. Secondo Lucchesi, è imprescindibile che le politiche pubbliche considerino l’esigenza di dare tempo alle aziende per implementare i loro progetti e affrontare le sfide iniziali legate alla creazione di un’economia dell’idrogeno.
In questo senso, è vitale avviare un dialogo tra istituzioni, industria e consumatori per costruire un framework che permetta una transizione armoniosa. L’approccio attuale, che spesso si rivela rigido e poco adattabile alle esigenze del settore, potrebbe risultare un im impedimento all’innovazione e al progresso. Sviluppare un mercato dell’idrogeno ben strutturato richiede investimenti, pianificazione e una coordinazione efficace tra diversi attori della società, dalla pubblica amministrazione alle entità private.
La discussione avviata al Forum di Venezia ha messo in luce questioni fondamentali che dovranno essere approfondite nei prossimi anni per superare le barriere attualmente esistenti nello sviluppo dell’idrogeno come fonte energetica competitiva e sostenibile nel panorama europeo.
Ultimo aggiornamento il 18 Ottobre 2024 da Sara Gatti