Nunzia Ciardi, vicedirettore generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale , ha rivelato posizioni pavide riguardo all’intelligenza artificiale in occasione del convegno ‘Trasformazione digitale, dentro l’AI‘, organizzato da Adnkronos. Con lo sguardo rivolto alla competizione internazionale, Ciardi ha evidenziato come la tecnologia rappresenti una risorsa fondamentale per il nostro Paese. La discussione ha toccato diversi temi, tra i quali la sicurezza e la formazione, sottolineando il ruolo cruciale che l’IA giocherà nel futuro lavorativo.
L’importanza strategica dell’intelligenza artificiale
Durante il suo intervento, Ciardi ha sottolineato l’importanza dell’intelligenza artificiale come fattore determinante nella competizione globale. La digitalizzazione di un Paese, insieme alla sua ricerca tecnologica, impatta notevolmente sulla sua posizione nel contesto internazionale. “Se un Paese vuole assumere un ruolo importante e significativo, deve competere per l’intelligenza artificiale,” ha spiegato. Questo messaggio appare particolarmente rilevante in un’epoca in cui le nazioni sono in continua ricerca di nuove tecnologie per posizionarsi meglio nel mercato globale.
In questo contesto, l’intelligenza artificiale non è solo un’opzione, ma una necessità. L’Acn riconosce tutti i temi legati all’IA, poiché il potenziale impatto va al di là delle semplici applicazioni tecnologiche. Ciardi ha avvertito che l’intelligenza artificiale può anche presentare delle minacce, come i malware capaci di eludere le difese informatiche. Tuttavia, ha anche indicato come l’IA possa essere uno strumento utile per migliorare la sicurezza, monitorando e analizzando enormi quantità di dati in tempo reale per rilevare e prevenire attacchi.
La formazione come chiave per la competitività
Uno degli aspetti che Ciardi ritiene fondamentale è il tema della formazione. Con l’evoluzione delle tecnologie, anche il mercato del lavoro deve adattarsi, rispondendo a nuove esigenze in ambito di sicurezza e competitività. L’Acn è attivamente coinvolta nella creazione di percorsi formativi che possano rispondere a queste necessità, stabilendo collaborazioni con università e istituti tecnici superiori.
Ciardi ha affermato che è imprescindibile avere formazione tecnica-specifica, ma ha anche evidenziato l’importanza di professionisti con una preparazione umanistica. Questi ultimi possono offrire competenze nella gestione dei sistemi legati all’intelligenza artificiale, creando un ponte tra tecnologia e umanità. La formazione, quindi, deve essere versatile e aperta a diversi approcci, per rispondere a un mondo del lavoro sempre più multidisciplinare.
Riqualificazione e flessibilità nel mercato del lavoro
La riqualificazione dei lavoratori è un tema di grande rilevanza che Ciardi non ha trascurato. Con l’avanzamento della tecnologia, alcune professioni perderanno rilevanza, mentre emergeranno nuove figure professionali. È essenziale che la formazione si adatti a queste mutate esigenze, offrendo flessibilità e rapidità nei processi formativi.
Secondo Ciardi, la tempestività nell’intervenire su questi aspetti è cruciale. Il lavoro del futuro richiede una capacità di adattamento non solo rispetto alle nuove tecnologie, ma anche alle dinamiche di un mercato in continua evoluzione. “Dobbiamo essere rapidi nella riqualificazione,” ha concluso Ciardi, evidenziando come l’Acn sia già coinvolta in un percorso di miglioramento continuo dei processi formativi.
La discussione sull’intelligenza artificiale si delinea, quindi, come un campo complesso e articolato, dove sicurezza, formazione e innovazione devono intrecciarsi per costruire un futuro più sicuro e competitivo per il nostro Paese.
Ultimo aggiornamento il 19 Novembre 2024 da Sara Gatti