Il Governo Italiano sta inserendo l’intelligenza artificiale al centro della propria agenda politica e strategica. Alessio Butti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega a Innovazione tecnologica e transizione digitale, ha espresso il suo impegno in un messaggio per l’evento “Trasformazione digitale, dentro l’AI,” organizzato da Adnkronos. Con iniziative a livello nazionale ed europeo, l’Italia sta cercando di bilanciare sviluppo tecnologico e protezione dei diritti umani, evidenziando la necessità di regolamentazioni adeguate per questa tecnologia emergente.
Ruolo dell’italia nel contesto europeo
Nel panorama europeo, l’Italia ha avuto un ruolo cruciale nell’approvazione dell’AI Act, un quadro normativo che stabilisce regole chiare per l’uso dell’IA. Butti sottolinea l’importanza di avere un approccio rigoroso anziché basato su semplici codici di condotta volontari. Questo modello mira a garantire che le tecnologie emergenti siano utilizzate in modo responsabile e che le aziende siano soggette a sanzioni in caso di violazioni nella trasparenza e nella responsabilità.
Adozione dell’IA nella pubblica amministrazione
Un aspetto chiave dell’impegno del governo è l’adozione dell’IA nel settore pubblico. Il Piano Triennale per l’informatica, strumento fondamentale per la trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione , ha ora una sezione dedicata all’intelligenza artificiale. Attualmente, circa 38 progetti sono già in fase di realizzazione nelle amministrazioni pubbliche, con l’obiettivo ambizioso di estenderli a 400 progetti entro il 2026. In quest’ottica, durante l’ultima ministeriale G7 sull’innovazione, è stato approvato un toolkit congiunto con l’OCSE per facilitare l’implementazione dell’IA nelle PA.
Strategia italiana per l’intelligenza artificiale 2024-2026
Un passo decisivo nello sviluppo dell’IA è la Strategia Italiana per l’Intelligenza Artificiale 2024-2026, creata da un gruppo di esperti. Questo piano non si limita a esaminare gli effetti dell’IA, ma traccia anche un percorso per il suo sviluppo responsabile e inclusivo, cercando di assicurarsi che l’adozione della tecnologia rispecchi i valori e le priorità italiane. Un obiettivo significativo di questa strategia è quello di raccogliere 1.500 milioni di euro di fondi per l’IA entro il 2026, posizionando l’Italia tra i leader europei in termini di investimenti in questo settore.
Legislazione sulla IA in Italia
Sul fronte legislativo, l’Italia si distingue come il primo Paese in Europa ad aver intrapreso l’approvazione di un Disegno di Legge sull’Intelligenza Artificiale, attualmente in fase di audizione al Senato. Questa iniziativa evidenzia l’intento del governo di non essere solo un semplice regolatore, ma anche un leader in questa rivoluzione tecnologica.
Eccellenza nella ricerca e attrazione di investimenti
L’Italia vanta un patrimonio di ricerca scientifica notevole, con più di 53 università che offrono corsi specializzati in IA e un dottorato nazionale attivo. Centri di eccellenza come l’ELLIS di Milano e l’AI4Industry di Torino svolgono un ruolo fondamentale nel promuovere l’innovazione e nella formazione delle nuove generazioni di professionisti.
Il governo sta inoltre lavorando per attrarre investimenti nelle infrastrutture digitali. Importanti aziende, come Microsoft e Amazon Web Services, stanno scegliendo l’Italia per costruire i loro data center, con investimenti complessivi superiori ai 5,5 miliardi di euro. Questi centri di dati sono essenziali per sostenere l’innovazione tecnologica e per posizionare l’Italia come un hub tecnologico di riferimento in Europa e oltre.
Ultimo aggiornamento il 19 Novembre 2024 da Donatella Ercolano