L’Olimpia Milano, squadra di punta nel panorama del basket europeo, ha subito una clamorosa sconfitta contro lo Zalgiris Kaunas, culminando in un finale drammatico che ha lasciato tutti gli appassionati di basket increduli. Dopo un inizio promettente, con un vantaggio di 27 punti, l’andamento della partita è cambiato drasticamente, portando a un esito sfavorevole che alimenta le preoccupazioni per il futuro della squadra. Scopriamo in dettaglio i principali momenti di questa sfida e le implicazioni per l’Olimpia Milano.
Un inizio fulminante ma illusorio
Nella prima parte della partita, l’Olimpia Milano ha mostrato un’efficace strategia di gioco, proponendo un’ottima pallacanestro che ha stordito i giocatori dello Zalgiris. Con Bolmaro in regia, che ha chiuso con 12 punti, e un Mirotic dominante da 17 punti e 11 rimbalzi, le speranze di vittoria parevano solide. Shields e LeDay hanno supportato il roster con 14 e 13 punti rispettivamente, creando una combinazione letale per gli avversari. Il punteggio al termine del secondo quarto, fissato a 60-33, rifletteva la supremazia dell’Olimpia, portando a pensare che il successo fosse ormai in tasca.
Tuttavia, nonostante la performance impressionante, i segnali di un possibile crollo erano già presenti. La squadra aveva messo in evidenza una certa esposizione a errori difensivi, ma ciò non bastava a far prevedere l’imminente tracollo. La leadership di Messina, tradizionalmente eretta su fondamenta solide, sembrava attraversare un momento di incertezza, distillato dalla preoccupazione per la tenuta mentale dei suoi giocatori.
Il crollo verticale: un blackout inspiegabile
Il terzo quarto ha segnato l’inizio di un black-out difficile da spiegare. Dalla situazione di vantaggio massimo, i giocatori di Milano hanno subito una metamorfosi preoccupante, perdendo il controllo della partita. Lo Zalgiris, galvanizzato da questo cambio di scenario, ha iniziato a rimontare nel punteggio, guadagnando fiducia e momentum. A dirigere l’attacco lituano è stato Francisco, che ha segnato 12 punti sui 17 totali nell’ultimo quarto, dimostrando di essere un playmaker decisivo.
Mentre la squadra italiana cedeva terreno, il punteggio che prima sembrava rassicurante si è trasformato in una corsa contro il tempo per ripristinare il vantaggio. L’assenza di lucidità e la perdita di certezze hanno portato l’Olimpia a concedere ben 50 punti negli ultimi 15 minuti, una statistica che evidenzia il clamoroso declino di una formazione troppo abituata a dominare.
Finale di fuoco: il sorpasso dello zalgiris
Con il punteggio in parità a quota 81 e 34 secondi sul cronometro, il finale si è trasformato in un vero thriller. Le decisioni arbitrali hanno innescato la furia di Ettore Messina e delle panchine milanesi, ma questo non ha potuto salvare la squadra dal momento decisivo. Due tiri liberi di Butkevicious hanno portato il punteggio sul 82-81 in favore dei lituani, mentre Bolmaro, nel tentativo di riagguantare la partita, ha realizzato solo 1 punto su 2 dalla lunetta.
Nell’ultimo giro d’orologio, il tentativo di Mirotic di aggiungere un tap-in decisivo si è rivelato vano, mentre Giedratis, top scorer dell’incontro con 21 punti, ha incrementato il divario con un’azione veloce. Anche la tripla di Brooks è risultata corta, completando così il clamoroso ribaltamento di fronte. Lo Zalgiris porta a casa una vittoria dal sapore agrodolce per il campionato italiano, segnando il decimo successo consecutivo contro una squadra del Bel Paese.
Questa partita segna quindi un momento di riflessione per l’Olimpia Milano, ora chiamata a riorganizzarsi e a trovare soluzioni efficaci per ribaltare la situazione nelle prossime sfide.
Ultimo aggiornamento il 17 Ottobre 2024 da Sofia Greco