Un recente bando della Regione Lombardia mira a sostenere le donne disoccupate da oltre tre mesi o che hanno un impiego da meno di due mesi, facilitando il loro rientro nel mondo del lavoro. Questo supporto economico, conosciuto come ‘Lombardia per le donne – voucher servizi di cura‘, offre un contributo mensile di 400 euro a quegli individui che si confrontano con le spese per l’assistenza ai bambini. L’iniziativa è stata finanziata con un budget di 4 milioni di euro e la sua presentazione è avvenuta sulla piattaforma dedicata ai bandi regionali.
Obiettivi del programma e beneficiari
Il bando è dedicato in modo specifico alle donne residenti o domiciliate in Lombardia. Può avvalersene chi, dopo un periodo di inattività o disoccupazione, ha trovato un posto di lavoro con un contratto subordinato o parasubordinato della durata minima di sei mesi o chi ha avviato una partita IVA o un’impresa individuale. Inoltre, il programma è aperto anche a quelle donne che decidono di passare da un contratto part-time a uno a tempo pieno. Questa opportunità promuove l’occupazione femminile ed offre maggiore serenità a coloro che devono affrontare la gestione familiare mentre ricercano un equilibrio tra vita lavorativa e cura dei figli.
Il contributo non avrà limiti di ISEE, garantendo così un accesso più ampio per tutte le lavoratrici. Le partecipanti potranno beneficiare di un totale di 4.800 euro nel corso di dodici mesi, oltre a un bonus una tantum fino a 300 euro per rimborsare le spese per la gestione amministrativa legata ai contratti di lavoro con babysitter, educatori, o assistenti familiari.
Dichiarazioni e impatto socio-economico
Simona Tironi, assessore regionale al Lavoro, ha evidenziato l’importanza dell’iniziativa dichiarando che “Regione Lombardia si pone come un esempio a livello nazionale“. Tironi ha sottolineato come questa misura rappresenti un passo significativo nel sostenere le donne che desiderano un rientro sereno nel mondo del lavoro. Il programma si propone di affrontare non solo le difficoltà economiche, ma anche sociali, contribuendo così a contrastare il fenomeno del lavoro nero, comunemente associato ai lavori domestici e di assistenza.
La convinzione è che permettere alle mamme di accettare contratti a tempo pieno contribuirà alla stabilità economica delle famiglie e, allo stesso tempo, favorirà l’emersione di una parte del mercato del lavoro attualmente sommerso. Questo approccio non solo riguarda l’aiuto diretto, ma si estende anche a una visione di inclusione lavorativa e di sostegno alla comunità, specialmente nelle situazioni di difficoltà.
Dettagli operativi del bando
Le domande per beneficiare del voucher possono essere presentate attraverso la piattaforma digitale dei bandi di Regione Lombardia. Le interessate dovranno seguire le indicazioni fornite per l’accesso al sostegno e verificare di soddisfare i requisiti richiesti. Il meccanismo di richiesta è stato pensato per semplificare l’intero processo, rendendolo accessibile e diretto.
Le donne che desiderano approfittare di queste agevolazioni sono incoraggiate a informarsi dettagliatamente riguardo alle modalità e alle scadenze di presentazione delle domande, al fine di non perdere l’opportunità di ricevere un aiuto prezioso in un momento cruciale della loro vita lavorativa e familiare.
Ultimo aggiornamento il 15 Novembre 2024 da Laura Rossi