Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha recentemente rilasciato un’intervista a DAZN in cui ha condiviso la sua visione sulla squadra, i giocatori che l’hanno fatta grande e il suo ruolo nell’istituzione biancoceleste. Attraverso il racconto di esperienze personali e aneddoti, emerge una chiara visione su ciò che significa guidare un club calcistico di alto livello e sul valore umano degli atleti che ne fanno parte.
Il legame con Ciro Immobile e Miroslav Klose
Nel corso dell’intervista, Claudio Lotito si è soffermato su due figure emblematiche della storia recente della Lazio: Ciro Immobile e Miroslav Klose. Riguardo a Immobile, Lotito ha condiviso che, nonostante l’attaccante avesse precedentemente vissuto un’esperienza non del tutto soddisfacente all’estero, il suo approccio alla squadra è stato caratterizzato da un affetto quasi paterno. “L’ho trattato come un figlio,” ha dichiarato Lotito, evidenziando come il suo ingaggio fosse un atto di fiducia nella persona oltre che nel calciatore.
Tuttavia, ha voluto chiarire che il merito per i successi raggiunti è da attribuire interamente a Immobile stesso, il quale ha saputo farsi strada nel cuore dei tifosi e tra le fila della squadra con prestazioni di alto livello. L’importanza di Miroslav Klose è stata altresì sottolineata dal presidente, il quale ha definito il tedesco un “grande campione” che ha lasciato un’impronta indelebile nella memoria dei sostenitori biancocelesti. Klose ha contribuito non solo sul piano tecnico, ma ha anche incarnato i valori e gli ideali di un club che punta sempre all’eccellenza.
L’importanza del ruolo di presidente
Lotito ha approfondito il suo concetto di leadership e responsabilità, chiarendo che il suo ruolo va ben oltre il semplice aspetto economico di un club calcistico. Per lui, essere presidente significa dover “preservare, mantenere e tramandare i valori” della società, rappresentando una comunità che va oltre il calcio. I valori, quindi, assumono un’importanza fondamentale all’interno del suo operato e proiettano il club verso un futuro in cui i tifosi possano riconoscersi.
Il suo impegno non si limita a guadagni e profitti, ma si estende anche alla costruzione di un senso di appartenenza tra i tifosi e la squadra. In questa ottica, Lotito riflette sul valore di comunità che il calcio rappresenta, sottolineando quanto sia importante avvicinare il club ai suoi supporter e portare avanti con orgoglio la storia della Lazio, ricca di successi e tradizioni.
Aneddoti su allenatori e legami nel calcio
L’intervista ha anche fornito spunti interessanti legati ai rapporti che Lotito ha intrattenuto con diversi allenatori, tra cui Simone Inzaghi e Marcelo Bielsa. Ricordando i momenti trascorsi a giocare a carte con Inzaghi, ha rivelato come per lui questo momento rappresentasse una forma di svago, ma anche una chiara indicazione delle sue capacità come allenatore. “Inzaghi è stato fortunato e come diceva Napoleone, meglio un generale fortunato che talentuoso,” ha fatto notare.
D’altra parte, il suo incontro con Bielsa ha messo in luce differenze di approccio e stile. Lotito ha confessato di aver tentato di giocare una partita con lui ma di essere subito resosi conto che le loro visioni del gioco non si allineavano. Tali riflessioni rivelano la complessità e le sfide che si presentano nella gestione di una squadra, così come l’importanza di trovare un equilibrio tra personalità e filosofia di gioco.
Riflessioni su Daniele De Rossi
Infine, Lotito ha dedicato alcune parole a Daniele De Rossi, icona della Roma e simbolo di un legame viscerale con il suo club. La sua descrizione della personalità di De Rossi evidenzia come la passione e l’identità siano elementi chiave nel mondo del calcio. Lotito ha evidenziato la simbiosi che esiste tra De Rossi e la Roma, esprimendo la sua ammirazione per il modo in cui ha vissuto il suo rapporto con la squadra.
Pur non avendo familiarità con i dettagli riguardanti il suo rapporto con la proprietà o lo spogliatoio, Lotito riconosce la profondità del legame di De Rossi con i colori della sua squadra. Questa osservazione sottolinea l’importanza dei calciatori che, al di là delle loro prestazioni in campo, rappresentano valori e storie condivise con i tifosi e la comunità calcistica in generale.
Ultimo aggiornamento il 18 Ottobre 2024 da Laura Rossi