Luigi Spina protagonista alla Buchmesse di Francoforte con il suo sguardo su Pompei

Luigi Spina presenta la mostra “Sotto un cielo antico” alla Buchmesse di Francoforte, esplorando Pompei attraverso fotografie evocative e il volume “Interno Pompeiano”, premiato dal Financial Times.
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Luigi Spina protagonista alla Buchmesse di Francoforte con il suo sguardo su Pompei - (Credit: www.ansa.it)

Luigi Spina, rinomato fotografo italiano, parteciperà alla Buchmesse di Francoforte dal 16 al 20 ottobre, portando con sé una mostra di grande impatto intitolata “Sotto un cielo antico. Pompei fra passato e presente”. Questo evento, curato da Massimo Osanna, Luisa Catoni e Luigi Gallo, si terrà nel padiglione Italia e metterà in luce alcune delle opere più suggestive di Spina, in particolare sei fotografie di Pompei tratte dal suo volume “Interno Pompeiano”. Questo libro, che ha ottenuto il riconoscimento del Financial Times come miglior libro dell’anno nel campo dell’Architettura e del Design, celebra la bellezza e la complessità di uno dei siti archeologici più conosciuti al mondo.

Presentazione della mostra di Francoforte

La mostra “Sotto un cielo antico” si propone di esplorare l’interazione tra il passato e il presente di Pompei. Spina presenta fotografie che offrono una visione inedita del sito archeologico, catturando dettagli e angoli nascosti che spesso sfuggono all’occhio di visitatori e studiosi. L’uso di una sofisticata attrezzatura fotografica, come l’Hasselblad H6D 100 C, ha permesso all’artista di realizzare scatti di elevatissima qualità, regalando al pubblico un’esperienza visiva immersiva e profondamente evocativa.

Le opere esposte includono non solo immagini di Pompei, ma anche frutti di due altri progetti significativi: “Diario Mitico” e “Anfiteatri”. In particolare, Spina offre uno sguardo speciale al Colosseo, un simbolo della grandezza architettonica romana, con una fotografia che mette in luce la magnificenza dello storico anfiteatro.

Il volume “Interno Pompeiano”, da cui sono tratte le immagini esposte, è una raccolta di studi e descrizioni dettagliate delle abitazioni pompeiane, corredate da testi di esperti del settore. Questa pubblicazione non solo rappresenta un importante contributo alla letteratura archeologica, ma serve anche a riscoprire e rivalutare la cultura materiale di Pompei in una nuova luce.

La mostra “L’Arte della Natura” a Pisa

In parallelo alla sua partecipazione alla Buchmesse, Luigi Spina sarà presente a Pisa il 18 ottobre per la seconda tappa della mostra “L’Arte della Natura. Plinio il Vecchio e la sua eredità”, curata da Gianfranco Adornato. Questa mostra si propone di esplorare l’influenza duratura di Plinio il Vecchio e la sua opera, in un contesto contemporaneo che affronta la questione della salvaguardia ambientale.

L’evento metterà in relazione l’arte e la natura, presentando il pensiero di Plinio attraverso opere artistiche e fotografiche. Spina contribuirà alla mostra con alcune delle sue immagini, offrendo così un ulteriore spunto di riflessione sulla rappresentazione della natura e sull’interazione fra uomo e ambiente. La selezione dei lavori esposti si concentrerà proprio su come l’arte riesca a tradurre e comunicare le tematiche legate all’ecologia e alla sostenibilità, elementi vitali nel dibattito attuale.

“Interno Pompeiano”: un viaggio all’interno di Pompei

“Interno Pompeiano” è un’opera monumentale che trasporta i lettori all’interno di Pompei, rivelando la bellezza degli spazi privati delle abitazioni romane. Questo volume, arricchito da contributi autorevoli, è stato realizzato grazie alla collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei, il quale ha affidato a Spina l’incarico di documentare in modo esclusivo questo straordinario patrimonio.

Le fotografie catturate da Spina non possono essere considerate semplici immagini; esse intendono evocare emozioni e una profonda connessione con il passato. Ogni scatto offre al lettore la possibilità di esplorare nove regioni distintive della città, scoprendo dettagli architettonici, decorazioni parietali e pavimenti musivi che raccontano storie dimenticate. Le opere di Luigi Spina riescono a riprodurre non solo la bellezza degli ambienti interni, ma anche l’atmosfera vibrante di un luogo che ha attraversato il tempo.

Un aspetto saliente del progetto è il dialogo tra interno ed esterno, con elementi naturali che arricchiscono ogni fotografia, permettendo una connessione visiva con il paesaggio circostante. Dal blu del cielo alla vegetazione, ogni scatto riflette una situazione di luce naturale che permette agli spettatori di percepire gli interni in tutte le sfumature del giorno e delle stagioni.

Grazie a “Interno Pompeiano”, il patrimonio culturale di Pompei viene presentato sotto una nuova luce, portando alla ribalta non solo la magnificenza di una civiltà passata, ma anche l’importanza di preservarne la memoria nel contesto attuale.

Ultimo aggiornamento il 15 Ottobre 2024 da Marco Mintillo

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