Malcontento e richieste di revisione per le zone logistiche semplificate nel Lazio

Leonardo Valle, presidente di Cethegus, critica l’assegnazione delle Zone Logistiche Semplificate nel Lazio, evidenziando disparità tra territori e chiedendo una revisione per sostenere le aree in crisi.
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Malcontento e richieste di revisione per le zone logistiche semplificate nel Lazio - (Credit: www.radioluna.it)

Il recente intervento del Presidente di Cethegus scpa, Leonardo Valle, ha messo in luce le grandi problematiche legate all’assegnazione delle Zone Logistiche Semplificate nel Lazio. La questione ha sollevato malcontento tra le aree escluse e ha generato richieste di revisione da parte di esponenti locali, in particolare nella Provincia di Latina. Valle ha criticato la scelta di includere Roma tra i comuni beneficiari, sollevando interrogativi sull’equità e sull’efficacia delle decisioni prese.

L’analisi del presidente di Cethegus e le sue preoccupazioni

Nel suo intervento, Valle ha ammonito che la Provincia di Latina e altre aree del Lazio sono state “soffocate dalla bramosia romana.” Secondo lui, la decisione di definire le aree Zls è stata presa per supportare la resilienza delle zone cuscinetto, in particolare quelle di Latina e Frosinone, che combattono contro la concorrenza proveniente dalla Campania. Valle ha sottolineato che la regione meridionale beneficia di incentivi significativi, come le Zone Economiche Speciali , rendendo la competizione a favore delle aziende del sud.

L’evidente disparità nell’assegnazione delle zone ha ulteriormente suscitato preoccupazione. Valle ha esaminato criticamente la lista dei comuni che hanno ricevuto il riconoscimento, evidenziando criteri che a suo avviso sono “incomprensibili e non omogenei.” Ha messo in evidenza come le aziende, forse anche dello stesso settore, possano essere trattate in modo diverso sulla base di un confine amministrativo. Un esempio calzante è la situazione di Latina, dove aziende dello stesso distretto industriale rischiano di essere classificate come “di serie A” o “di serie B,” influenzando in modo rilevante la competitività a livello locale.

La controversa inclusione di Roma e le sue implicazioni

Valle ha espresso particolare sorpresa e disappunto riguardo all’inclusione di Roma nella lista delle zone logistiche semplificate. A suo avviso, la Capitale gode già di vantaggi significativi grazie a normative specifiche, come quelle introdotte nel 1990 e nel 2016, destinate a Roma Capitale e all’area metropolitana. La preoccupazione di Valle è che questa inclusione possa sottrarre risorse e opportunità a territori già in crisi, che avrebbero potuto trovare nel riconoscimento delle Zls una forma di sostegno necessaria.

La gestione delle zone logistiche si intreccia con il futuro immediato di Roma, che si prepara a importanti eventi come il Giubileo, il quale altererà ulteriormente la situazione economica e urbanistica della città. La Capitale, già afflitta da numerosi cantieri e progetti di riqualificazione, sta correndo il rischio di accumulare ulteriori oneri, mentre le piccole economie locali, molto più vulnerabili, faticano a trovare un terreno di sostegno alla loro ripresa.

Appello alla classe dirigente e necessità di rivedere le decisioni

Il presidente di Cethegus ha lanciato un appello ai sindaci che fanno parte del Consorzio Industriale del Lazio, invitandoli a richiedere una revisione immediata del provvedimento che ha determinato l’assegnazione delle Zls. Valle ha messo in evidenza l’urgenza di un’azione collettiva per garantire che le decisioni governative non danneggino ulteriormente i piccoli territori, che già affrontano gravi problemi economici e sociali.

La mancanza di una risposta coordinata da parte della classe dirigente locale ha creato un clima di smarrimento. Valle ha espresso preoccupazione, non solo per la situazione economica, ma anche per l’assenza di una leadership forte in grado di difendere gli interessi delle comunità più deboli. La sua critica si estende anche al mondo sindacale e alle organizzazioni di rappresentanza, che, secondo lui, non stanno svolgendo il loro ruolo di difensori dei diritti economici e sociali degli abitanti.

In un contesto in cui è fondamentale salvaguardare il benessere delle piccole realtà locali, la posizione di Valle invita a riflettere sull’importanza di un approccio che riconosca le specificità di ogni territorio e che miri a garantire pari opportunità a tutti.

Ultimo aggiornamento il 18 Ottobre 2024 da Laura Rossi

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