Malta e la cittadinanza per investimento: il caso sotto la lente della Corte di giustizia europea

Il programma di cittadinanza per investimento di Malta, noto come “passaporto d’oro”, è al centro di controversie legali e preoccupazioni sulla sicurezza, in attesa del parere della Corte europea.
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Malta e la cittadinanza per investimento: il caso sotto la lente della Corte di giustizia europea - Gaeta.it

Il programma di cittadinanza per investimento di Malta, noto come “passaporto d’oro“, continua a suscitare dibattiti a livello europeo. Questo controverso sistema consente agli stranieri di ottenere la cittadinanza maltese, e quindi l’accesso all’Unione Europea, in cambio di un investimento di oltre 690mila euro. Il tema ha recentemente riacceso l’attenzione in seguito all’emissione di un parere da parte dell’Avvocato generale della Corte di giustizia europea, che potrebbe influenzare le future decisioni legali riguardanti questa pratica.

Il parere dell’Avvocato generale sulla cittadinanza

Nel corso della sua valutazione, l’Avvocato generale Anthony Collins ha sottolineato che la concessione della cittadinanza è un potere esclusivo degli Stati membri dell’Unione Europea. Secondo Collins, è prerogativa di ciascun paese stabilire chi ha diritto a diventare cittadino, senza necessità di una norma specifica che regoli il riconoscimento dallo Stato di un altro membro. Questo aspetto mette in discussione le preoccupazioni della Commissione europea, secondo cui i programmi di passaporto d’oro potrebbero compromettere l’integrità dell’Unione.

Il rapporto ha sollevato interrogativi riguardo alla questione di eventuali regole comuni tra gli Stati membri in materia di cittadinanza. Nonostante il parere dell’Avvocato generale non sia vincolante, storicamente la Corte di giustizia tende a seguire tali raccomandazioni nei suoi giudizi. La sentenza definitiva è attesa con grande attenzione e potrebbe rivalutare la posizione dell’UE nei confronti di queste pratiche.

L’azione legale della Commissione europea

La Commissione europea ha iniziato ad agire legalmente contro Malta già da alcuni anni, sostenendo che il programma di passaporto d’oro viola il dovere di cooperazione leale tra gli Stati membri. In base a normativa vigente, gli individui possono ottenere la cittadinanza senza la necessità di dimostrare legami familiari nel paese o di possedere un’abitazione. Questa situazione ha portato a una crescente pressione da parte di altri paesi europei.

Malta rimane l’ultimo bastione del passaporto d’oro all’interno dell’Unione, dopo che Cipro ha chiuso il suo programma nel 2020 e la Bulgaria ha seguito l’esempio nel 2022. Sebbene altri Stati offrano forme di “visti d’oro” tramite permessi di soggiorno per investimenti, anche queste modalità sono oggetto di critiche crescenti, in particolare per i loro legami con problematiche di sicurezza e riciclaggio di denaro.

La questione della sicurezza e del riciclaggio di denaro

Le preoccupazioni relative alla sicurezza nazionale e al riciclaggio di denaro sono emerse con maggiore urgenza, specialmente dopo gli eventi geopolitici come l’invasione dell’Ucraina. In tale contesto, l’acquisizione di un passaporto europeo potrebbe fornire opportunità a individui benestanti di eludere sanzioni internazionali. La Commissione europea ha avvertito che la facilità con cui i cittadini terzi possono ottenere la cittadinanza rappresenta potenziali rischi, in particolare se legata a flussi di denaro non tracciati.

Nel 2022, gli eurodeputati hanno richiesto regole più restrittive riguardo ai programmi di visti d’oro e al divieto di cittadinanza per investimento, sottolineando la necessità di un approccio etico e legale più rigoroso. In risposta alle crescenti preoccupazioni, diversi paesi hanno iniziato a rivedere e ad abbreviare i loro programmi di investimento. Ad esempio, il Portogallo ha ridotto il suo sistema di visti, mentre i Paesi Bassi hanno deciso di abolire la pratica.

Il futuro dei passaporti d’oro e le attese per la sentenza

Con l’attesa della sentenza della Corte di giustizia europea, si delinea un possibile cambio di rotta nella normativa sui passaporti d’oro a Malta e in altri paesi della UE. La Commissione europea ha già dichiarato di prendere atto del parere dell’Avvocato generale e ha annunciato che continuerà a seguire il procedimento legale, in attesa di evidenze che possano stabilire un quadro normativo più chiaro. La questione della cittadinanza per investimento non abbandonerà presto l’agenda europea, rimanendo un tema di attualità nell’equilibrio tra libertà di movimento e garanzia della sicurezza in un contesto globale in costante evoluzione.

Ultimo aggiornamento il 4 Ottobre 2024 da Sofia Greco

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