Nella giornata di oggi, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha visitato il borgo medievale di Santo Stefano di Sessanio. Questo incontro, promosso da Daniele Kihlgren, fondatore e CEO di Sextantio Group, ha rappresentato un’importante occasione per discutere un progetto innovativo mirato a promuovere il patrimonio storico e culturale delle aree interne attraverso un modello di albergo diffuso. Questa iniziativa si inserisce nel panorama più ampio di tentativi di rivitalizzare borghi storici e combattere il fenomeno dello spopolamento.
il modello di albergo diffuso
L’albergo diffuso è un concetto che mira a integrare le strutture ricettive nel tessuto urbano esistente, utilizzando edifici storici e case ristrutturate, rendendo così l’ospitalità parte integrante della comunità locale. Questo approccio non solo offre ai turisti un’esperienza autentica, ma stimola anche l’economia del borgo, creando opportunità occupazionali e incentivando la valorizzazione delle tradizioni locali. Santo Stefano di Sessanio è un esempio fulgido di come questo modello possa funzionare. Il borgo, che un tempo era in uno stato di abbandono e degrado, scruta ora il futuro con rinnovata energia grazie agli sforzi di Kihlgren e del suo team.
La visita di Marsilio ha messo in luce i progressi ottenuti fino ad oggi. Le strade acciottolate di Santo Stefano di Sessanio, circondate da edifici storici opportunamente recuperati, ora riflettono una vivacità che può essere un faro di speranza per altre aree vulnerabili. Oltre a costituire un’attrazione per i turisti, questo modello facilita anche il rinvigorimento delle comunità locali, facendo presa su un’immagine di autenticità e tradizione che i visitatori ricercano.
il ruolo di daniele kihlgren
Daniele Kihlgren ha avuto un ruolo determinante nel processo di recupero del borgo a partire dalla fine degli anni Novanta. Con la sua visione e impegno, ha trasformato Santo Stefano di Sessanio in un esempio di eccellenza nel settore dell’accoglienza rurale. Attraverso un approccio che unisce il rispetto per il patrimonio architettonico con l’innovazione, ha saputo attrarre un pubblico diverso, contribuendo attivamente alla ripresa economica della zona.
Durante la visita, il presidente Marsilio ha potuto osservare direttamente il frutto di questi sforzi. La presenza di esercenti, artigiani e ristoratori ha arricchito il borgo con attività che oggi prosperano. Ciò dimostra come, con investimenti mirati e un’adeguata pianificazione, sia possibile risvegliare realtà in difficoltà. Un simile approccio potrebbe confluire in nuove politiche regionali che guardano a un modello di sviluppo inclusivo e sostenibile, capace di valorizzare il patrimonio culturale e contrastare lo spopolamento.
prospettive future
La visita di Marsilio non è solo un gesto simbolico, ma un passo verso la promozione di iniziative concrete che possano servire da esempio per altre comunità. L’intento è di aprire una finestra sul futuro, trasformando i borghi storici in centri di attrazione per residenti e visitatori. Questo rappresenta un importante segnale di attenzione verso le aree rurali, spesso dimenticate nel panorama politico e economico.
L’implementazione di progetti di recupero funzionale potrebbe rivelarsi fondamentale per riportare vita dove c’era solo abbandono. Oltre alla migliorata offerta turistica, un simile approccio permetterebbe di preservare la storia e la cultura di questi luoghi, facendo sì che, anche in un futuro prossimo, le tradizioni locali possano continuare a vivere. Un’idea chiave è quella di promuovere un’interazione più stretta tra residenti e turisti, affinché tutti possano beneficiare della ricchezza culturale di borghi storici come quello di Santo Stefano di Sessanio.
Ultimo aggiornamento il 18 Novembre 2024 da Sara Gatti