Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha recentemente commentato le speculazioni su Mario Calabresi, noto giornalista, come possibile candidato sindaco del centrosinistra per le prossime elezioni comunali. Sebbene Sala riconosca il valore di Calabresi, ha anche sottolineato l’importanza di esaminare innanzitutto la disponibilità di candidati civici, suggerendo un approccio più ampio e inclusivo per la selezione del prossimo primo cittadino.
Le considerazioni di Giuseppe Sala
Durante una recente intervista, Sala ha affermato: “Penso che Mario Calabresi sia una delle persone di livello che possono iniziare a riscuotere interesse.” Queste parole evidenziano l’ammirazione del sindaco per il profilo professionale del giornalista, ma allo stesso tempo mettono in luce una certa cautela nel procedere. Secondo Sala, prima di considerare candidati di spicco, è necessario sondare l’interesse di figure civiche, che potrebbero offrire un’alternativa valida e rappresentativa alle tradizionali scelte politiche.
Sala ha elaborato il concetto di “scouting”, ovvero la ricerca e l’individuazione di profili idonei a rappresentare la cittadinanza in un ruolo tanto impegnativo come quello del sindaco. “La mia preferenza è fare un po’ di scouting e capire se ci sono,” ha dichiarato, sottolineando che è fondamentale accertarsi della presenza di candidati.
E’ interessante notare come Sala evidenzi le insidie del ruolo di sindaco: “Auguro a chi ha la capacità e la disponibilità di fare il sindaco di Milano perché è una cosa meravigliosa, ma è anche un impegno gravoso,” ha spiegato, mettendo in risalto le responsabilità che questo incarico comporta. Questo messaggio sembra una sorta di invito a chiunque desideri mettersi in gioco, a riflettere su quanto sia difficile e complesso guidare una grande città.
La necessità di esplorare candidati civici
Nel contesto politico attuale, Sala insiste sull’importanza di esplorare la disponibilità dei candidati civici prima di fare scelte definitive. “Però è necessario fare questa verifica,” ha affermato, pensando così alla necessità di una lista di possibili candidati da cui attingere. Questo approccio potrebbe non solo rafforzare la partecipazione della società civile nel processo elettorale, ma anche garantire che i cittadini si sentano rappresentati.
Il sindaco ha anche accennato all’eventualità di ricorrere alle primarie, senza però considerarle un dogma. Infatti, ha voluto mettere in luce che le primarie possono essere uno strumento utile, ma non necessariamente l’unico metodo di scelta. “Non credo che le primarie siano un dogma, credo che possano svolgere la propria funzione e io le primarie le ho fatte,” ha concluso, dimostrando la sua disponibilità a valutare diverse modalità di selezione.
Detto ciò, resta da capire come si evolveranno le dinamiche politiche milanesi nei prossimi mesi, e se la figura di Mario Calabresi subirà una trasformazione da “possibile candidato” a “candidato ufficiale”. Con le elezioni in vista, il panorama politico si fa sempre più intrigante e ricco di incertezze, ma fondamentale rimane il coinvolgimento e la scelta dei cittadini. Un aspetto che Sala sembra voler tenere in alta considerazione.
Ultimo aggiornamento il 10 Ottobre 2024 da Armando Proietti