L’assemblea congressuale di Anci Lombardia ha confermato all’unanimità Mauro Guerra come presidente dell’associazione, una rielezione che arriva in un contesto sociale e politico profondamente mutato negli ultimi cinque anni. La decisione di confermare Guerra non è solo il riconoscimento del lavoro svolto in precedenza, ma anche un impegno verso un futuro di cooperazione e responsabilità tra i vari enti locali della regione. La sua leadership si preannuncia come un momento cruciale per affrontare le sfide attuali e future delle amministrazioni comunali lombarde.
Le sfide degli ultimi cinque anni
Ripercorrendo gli ultimi cinque anni, Guerra ha evidenziato come il mondo stesse attraversando cambiamenti epocali, partendo dalla drammatica esperienza della pandemia globale. “Nel 2019, cinque anni fa, il mondo era diverso” ha affermato Guerra, ponendo l’accento sulla necessità di scelte politiche a livello locale e globale. La pandemia ha messo in evidenza l’importanza di una governance locale solida, capace di rispondere rapidamente a bisogni emergenti, un aspetto che le istituzioni devono tenere in grande considerazione. “Le lezioni della pandemia evidenziano la necessità di una sussidiarietà, di una responsabilità condivisa e di una collaborazione istituzionale proficua,” ha aggiunto.
Guerra ha poi sollevato un tema cruciale: il degrado dell’affidabilità delle istituzioni sovranazionali, un tema che ha acquisito nuova rilevanza a seguito dei conflitti internazionali. La sua esperienza come invitato dal sindaco di Betlemme, per un progetto di cooperazione internazionale, ha rivelato le complessità della situazione globale e le sfide che l’associazione deve affrontare. Il desiderio di visitare la città palestinese in futuro rappresenta l’impegno a sviluppare legami e collaborazioni.
La crescita di Anci Lombardia
Negli ultimi anni, l’associazione Anci Lombardia ha visto un notevole ampliamento della sua base associativa, non solo in termini di comuni iscritti ma anche nel rafforzamento dell’organizzazione stessa. “Questi cinque anni – ha detto Guerra – sono stati un’esperienza umana e politica eccezionale,” un’affermazione che racchiude la complessità della gestione associativa in un periodo tanto turbolento. La crescita delle relazioni istituzionali ha portato a quello che Guerra definisce un percorso verso l’autonomia, la lealtà e una cooperazione leale tra i vari enti, sotto l’egida di Anci.
Il presidente ha sottolineato l’importanza di mantenere costante l’attrazione verso la parità di genere nelle cariche associative e il coinvolgimento attivo dei giovani, due punti che ha tenuto fermi sin dall’inizio del suo primo mandato. “Vogliamo mantenere la nostra associazione come un ente plurale,” ha ribadito, richiamando l’attenzione su temi fondamentali per un futuro condiviso.
Il cammino verso il futuro
Guardando al futuro, Guerra ha affermato la necessità di sviluppare programmi pluriennali sui principali argomenti che coinvolgono le amministrazioni locali, per garantire una gestione efficace delle sfide emergenti. L’associazione si prefigge di continuare a costruire ponti con Anci nazionale, riconoscendo il contributo significativo di figure come Antonio Decaro e Roberto Pella. “Vogliamo dare il nostro contributo in questa fase congressuale, partendo dai 200 e passa delegati lombardi all’assemblea,” ha concluso, sottolineando forte impegno.
In questo rinnovato contesto, la promessa di Guerra è quella di lavorare assiduamente per attuare una governance locale più inclusiva e collaborativa, che possa rispondere tempestivamente alle esigenze degli amministratori locali e, soprattutto, dei cittadini. Con la rielezione alla presidenza di Anci Lombardia, si preannuncia un’era di trasformazione, dove la cooperazione diviene il pilastro fondamentale per affrontare le sfide future.
Ultimo aggiornamento il 12 Ottobre 2024 da Laura Rossi