MAXXI BVLGARI PRIZE: I FINALISTI E LE OPERE CHE OFFRONO UNA NUOVA VISIONE DELL’ARTE CONTEMPORANEA

La quarta edizione del MAXXI BVLGARI PRIZE, in programma dal 25 ottobre 2023 a Roma, presenta opere di giovani artisti e culminerà nel 2025 con l’annuncio del vincitore.
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Un evento di grande rilievo si prepara a catturare l’attenzione di appassionati e critici d’arte: la quarta edizione del MAXXI BVLGARI PRIZE, un’iniziativa che promuove e sostiene i giovani artisti. Dal 25 ottobre 2023, il MAXXI di Roma ospiterà tre opere site-specific degli artisti Riccardo Benassi, Monia Ben Hamouda e Binta Diaw, che invitano a riflessioni profonde sulla contemporaneità. La mostra culminerà nel 2025 con l’annuncio del vincitore, il cui lavoro entrerà a far parte della collezione permanente del museo.

La mostra e la giuria internazionale

Curata da Giulia Ferracci, la mostra si svolge nella sala Gian Ferrari del museo, creando uno spazio ideale per le opere degli artisti finalisti. L’amore per l’arte emerge chiaramente da questo progetto, nato dall’unione tra MAXXI e Bulgari. L’esposizione si distingue non solo per la qualità delle opere, ma anche per il coinvolgimento del pubblico, che avrà la possibilità di esprimere la propria preferenza.

Una giuria internazionale ha svolto un ruolo cruciale nella selezione dei tre artisti. Tra i membri, spiccano figure di spicco nel panorama artistico mondiale, come Francesco Stocchi, Nicolas Bourriaud, Diana Campbell, Andrea Lissoni e Ute Meta Bauer. Questi esperti hanno scelto i finalisti da una lista di talenti suggerita da rispettati professionisti del settore in Italia. A confronto con i nomi delle edizioni passate, si evince come il premio possa rappresentare un trampolino per molti artisti verso una carriera di successo.

MAXXI BVLGARI PRIZE for Digital Art

Un elemento innovativo di questa edizione è l’assegnazione del MAXXI BVLGARI PRIZE for Digital Art, che ha conferito una menzione speciale a Roberto Fassone per il suo progetto digitale. L’artista presenterà ciò che ha creato il 17 gennaio 2025, in concomitanza con l’annuncio del vincitore. Attraverso il progetto “And we thought”, Fassone esplora tematiche impattanti come l’autorialità e l’intelligenza artificiale, mettendo in discussione le dinamiche del mondo artistico attuale. Questa aggiunta al premio riflette l’importanza crescente della digitalizzazione nel campo delle arti visive, offrendo un palcoscenico a progetti che sfidano le convenzioni tradizionali.

Le opere e i temi trattati

I lavori degli artisti finalisti offrono un’immersione nelle questioni sociali, storiche e tecnologiche. Riccardo Benassi presenta “ASSENZAHAH ESSENZAHAH”, un’installazione che utilizza cani robotici per coreografie nello spazio del museo. Grazie a sonorità e testi proiettati, il pubblico è invitato a riflettere sul proprio rapporto con la tecnologia e le nuove modalità di interazione sociale.

Binta Diaw, invece, porta in scena “Juroom ñaar”, un’opera carica di significato storico. Le sette colonne in carbone commemorano la memoria di sette donne senegalesi che scelsero di darsi fuoco anziché vivere in schiavitù. Attorno ad esse, i suoni e le voci in lingua Wolof danno vita a una riflessione sulle forme di resistenza. Questo pezzo intimo offre uno spaccato di lotta e resilienza, ponendo l’accento sulla memoria come forma di attivismo.

Infine, “Theology of Collapse I-X” di Monia Ben Hamouda esplora il tema della fragilità delle identità contemporanee tramite una serie di pannelli intagliati a laser e dipinti con spezie. L’uso dei richiami alla calligrafia islamica non solo arricchisce il linguaggio visivo dell’opera, ma invita alla contemplazione sulle tradizioni culturali e la loro evoluzione nella società di oggi.

Un premio che evolve

Dal suo concepimento nel 2001 come Premio per la Giovane Arte, il MAXXI BVLGARI PRIZE si è trasformato in un importante riconoscimento per i giovani artisti. Grazie al supporto di Bulgari, il premio ha rafforzato il proprio legame con la creatività, fungendo da stimolo per l’arte contemporanea in Italia. Molti artisti noti sono emersi attraverso questo rinomato concorso, evidenziando la sua funzione di incubatore culturale.

Jean-Christophe Babin, CEO di Bulgari, ha sottolineato l’importanza di generare emozioni attraverso l’arte, che deve essere preservata tanto nel presente quanto per le future generazioni. Il Direttore artistico del MAXXI, Francesco Stocchi, ha ribadito il valore di questa partnership, descrivendo il premio come un riferimento fondamentale per valorizzare le voci artistiche emergenti nel panorama contemporaneo.

L’esperienza visitando la mostra

Il percorso espositivo si apre con una reading room ricca di materiali visivi e tattili, adatta a introdurre i visitatori all’universo degli artisti in mostra. Questa sezione non solo stimola la curiosità, ma contribuisce a una comprensione più profonda delle opere stesse. Con stili e approcci diversi, Riccardo Benassi, Monia Ben Hamouda e Binta Diaw pongono domande essenziali sul nostro tempo, dando vita a un’arte che non è sola rappresentazione, ma invita alla riflessione e al dialogo.

Una visita alla mostra del MAXXI BVLGARI PRIZE rappresenta, quindi, un’esperienza densa di contenuti e spunti, capace di coinvolgere sia esperti che neofiti dell’arte contemporanea. Con opere che toccano temi cruciali e una giuria di alto profilo, questo evento si conferma come un appuntamento imperdibile nel panorama artistico italiano.

Ultimo aggiornamento il 28 Ottobre 2024 da Sara Gatti

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