Medico di Cremona radiato per teorie no-vax: il caso che scuote la comunità sanitaria

Un medico ematologo e dentista di 71 anni è stato radiato dall’Ordine dei Medici per le sue posizioni contro il vaccino anti-Covid, suscitando un acceso dibattito nella comunità medica.
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Medico di Cremona radiato per teorie no-vax: il caso che scuote la comunità sanitaria - (Credit: www.blitzquotidiano.it)

Un medico ematologo e dentista di 71 anni, con un’esperienza professionale che supera i 40 anni, è stato escluso dall’Ordine dei Medici. Questa drastica decisione è stata adottata in seguito alle sue posizioni pubbliche critiche nei confronti del vaccino anti-Covid, da lui definito un “veleno” per i pazienti. Il professionista, noto per le sue affermazioni che sostengono la pericolosità della proteina Spike prodotta dai vaccini, ha sollevato allarmismi che hanno attirato l’attenzione delle autorità sanitarie e scatenato un dibattito acceso nella comunità medica e tra i media.

Le affermazioni controverse del medico

Il medico di Cremona ha messo in discussione la sicurezza e l’efficacia del vaccino contro il Covid, sostenendo che potesse causare serie complicazioni per la salute, come alterazioni della pressione sanguigna e danni ad organi interni, inclusi reni, testicoli e ovaie. Ha anche collegato le vaccinazioni a problemi del sistema muscolo-scheletrico, trombosi, impotenza e aborti spontanei. Queste dichiarazioni hanno trovato eco tra i sostenitori delle teorie no-vax, ma sono state ampiamente criticate da esperti di sanità pubblica.

Le ripercussioni delle sue affermazioni non hanno tardato ad arrivare. La commissione disciplinare dell’Ordine dei Medici ha dovuto affrontare un significativo numero di segnalazioni riguardanti le affermazioni anomale del medico, che si sono amplificate nel corso di interviste rilasciate a diverse emittenti, tra cui Radio Roma e il programma televisivo “Le Iene”. Questi eventi hanno catalizzato l’attenzione dei media e contribuito ad alimentare il dibattito sulle teorie no-vax.

Il supporto di un farmacista sospeso

Il professionista ha utilizzato nel suo studio cure alternative basate su integratori forniti da un farmacista sospeso dall’Ordine dei Farmacisti di Milano. Malgrado le sue difficoltà professionali, il farmacista ha continuato a sostenere il medico di Cremona, a ulteriore incitamento delle pratiche “alternative” da lui promosse. Le autorità mediche hanno definito tali pratiche come “allarmanti”, sottolineando i possibili rischi legati a terapie non convalidate.

Il riferimento a terapie non riconosciute e il supporto di un professionista sospeso hanno sollevato interrogativi sulla validità delle pratiche terapeutiche del medico e sulla sua etica professionale. La preoccupazione della comunità medica è stata accentuata dalla possibilità che pazienti vulnerabili potessero essere influenzati da trattamenti senza fondamento scientifico, aumentando il rischio di gravi conseguenze per la loro salute.

Analisi scientifica e decisione della commissione disciplinare

La commissione disciplinare, presieduta da Pietro Signorini, ha esaminato attentamente il caso contro il medico, ascoltando le argomentazioni del professionista e le evidenze fornite da esperti nel campo della medicina. Tra i luminari chiamati a testimoniare, si annoverano nomi di spicco come Matteo Bassetti, Roberto Burioni, Claudia Balotta e Sophie Testa, tutti concordi nel respingere le affermazioni del medico in merito all’inefficacia e ai rischi del vaccino anti-Covid.

Bassetti, in particolare, ha presentato una lectio magistralis dinanzi alla commissione, supportando le sue argomentazioni con studi clinici e dati scientifici che dimostravano l’assenza di fondamenti nelle affermazioni del 71enne. A seguito dell’analisi approfondita delle evidenze e della valutazione della dignità professionale del medico, la commissione ha concluso che erano presenti sufficienti motivi per giustificare la radiazione dall’albo dei medici.

La reazione del medico e le possibili vie legali

Al termine dell’udienza, il medico non ha rilasciato alcuna dichiarazione, ma ha ribadito la sua missione di “aiutare i danneggiati” e continua a utilizzare i social per promuovere le sue idee. Sebbene sia stato radiato, una possibilità giuridica rimane aperta: può ancora esercitare la professione mentre attende il deposito delle motivazioni dell’organo disciplinare, previsto entro 30 giorni. Dopo tale periodo, avrà un ulteriore mese per presentare ricorso alla Commissione Centrale per gli Esercenti le Professioni Sanitarie .

Il verdetto è stato emesso nella sede dell’Ordine dei Medici di Cremona in un clima di grande tensione, e il medico ha lasciato la sede coprendosi il volto con una mano, difronte a una decisione che rappresenta un grave colpo per la sua carriera. La comunità medica e il pubblico osservano attentamente le prossime mosse, in attesa delle motivazioni definitive che chiariranno le ragioni alla base della radiazione.

Ultimo aggiornamento il 17 Ottobre 2024 da Laura Rossi

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