A mille giorni dall’inizio del conflitto tra Ucraina e Russia, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha riaffermato con fermezza la posizione dell’Italia accanto a Kiev. Questo intervento avviene in un contesto internazionale complesso, con l’ombra di Donald Trump che incombe sul G20 di Rio de Janeiro. La decisione degli Stati Uniti di inviare missili a lungo raggio in Ucraina ha suscitato reazioni contrastanti, ma Meloni si mostra convinta della necessità di un sostegno occidentale solido e coeso.
Giorgia Meloni e il sostegno agli Usa
Durante una dichiarazione pubblica realizzata nelle immediato vicinanze del suo hotel, situato in una delle zone più iconiche di Rio, Meloni ha espresso la sua opinione sulla decisione degli Stati Uniti di inviare missili a Kiev. Tale scelta è vista come una risposta necessaria all’“aggressività senza precedenti” della Russia. La premier, pur evidenziando che non c’è stato un dialogo specifico riguardo a questa questione con il presidente Biden, ha chiarito che la posizione italiana supporta l’Ucraina attraverso un sistema di difesa aerea che protegge la popolazione e le infrastrutture essenziali.
La leader italiana ha fatto riferimento alle imminenti discussioni con Trump, il quale, tornato alla Casa Bianca, potrebbe rivedere il sostegno degli Usa all’Ucraina. Meloni ha dichiarato che l’Italia dovrà monitorare le evoluzioni di questo scenario, ma ha sottolineato l’importanza di mantenere un fronte occidentale coeso, anche in caso di potenziali disimpegni statunitensi.
La posizione italiana a Rio de Janeiro
Nel contesto del G20, Meloni si trova di fronte a importanti sfide diplomatiche. Si prepara a incontrare Javier Milei, presidente argentino, noto per le sue posizioni poco favorevoli all’integrazione globale. La situazione geopolitica richiede una strategia equilibrata e la Presidente ribadisce la necessità di mantenere unito il fronte occidentale. Questo è particolarmente rilevante in un momento in cui la Russia utilizza il grano e altre risorse come strumenti di pressione, mettendo a rischio la stabilità del mercato alimentare globale.
Meloni ha anche manifestato scetticismo riguardo a un possibile dialogo di pace con la Russia, sottolineando che, al momento, Putin non sembra disposto a impegnarsi seriamente in discussioni. Nel contesto di una telefonata controversa tra il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente russo, Meloni ha chiarito di non essere inorridita per l’incontro, ma ha messo in guardia sulla continua mancanza di un reale interesse russo a trovare una soluzione diplomatica.
Armamenti e sostegno all’Ucraina
Guardando al futuro, Meloni ha evidenziato la posizione dell’Italia sul supporto militare all’Ucraina, confermando l’intenzione di autorizzare il rinnovo del decreto che consente l’invio di armi anche per il 2025. Questo segnale è diretto non solo al governo ucraino, ma anche a coloro che, all’interno della stessa maggioranza, possono risultare scettici sulla necessità di continuare a fornire aiuti in ambito militare.
Meloni ha citato la posizione della Lega nel sostenere il diritto dell’Ucraina a difendersi. Anche se il leader del partito, Matteo Salvini, potrebbe mostrare titubanza, ha ribadito il proprio supporto per gli aiuti umanitari ed economici, sostenendo che l’Italia deve mantenere una posizione ferma. La stabilità Ucraina è non solo cruciale per la sicurezza europea, ma ha anche implicazioni dirette sulle dinamiche politiche interne italiane.
Il sostegno italiano all’Ucraina rimane dunque al centro della strategia di Meloni, che naviga in acque geopolitiche intricate per garantire che l’Italia rimanga un attore rilevante nella sicurezza collettiva europea.
Ultimo aggiornamento il 20 Novembre 2024 da Sara Gatti