Il Merano Wine Festival si conferma nuovamente come un importante palcoscenico per le aziende abruzzesi, che si fanno portavoce delle loro tradizioni culinarie e dei notevoli prodotti tipici. Durante la manifestazione, la Gourmet Arena ha messo in risalto le ricchezze gastronomiche dell’Abruzzo, in un evento che ha attratto visitatori e operatori del settore. La presenza di 51 aziende, supportate dalla Regione Abruzzo, dai Gal e dalle Camere di Commercio, testimonia il lavoro sinergico per promuovere il territorio.
Il successo del salone del Kurhaus
Tra i saloni del Kurhaus, l’atmosfera era vibrante, con migliaia di visitatori che si sono dati appuntamento per assaporare le specialità abruzzesi. In particolare, l’area dello Spazio Abruzzo si è distinta non solo per le esposizioni, ma anche per gli eventi di show cooking, dove chef locali hanno mostrato le loro abilità preparando piatti della tradizione. L’incontro con buyer, giornalisti e produttori ha reso la kermesse un’occasione essenziale per stabilire contatti proficui e dare visibilità ai prodotti regionali, che stanno finalmente conquistando l’attenzione che meritano.
Il vice presidente della Regione Abruzzo, Emanuele Imprudente, ha sottolineato il superamento della storica timidezza da parte delle aziende locali. La partecipazione attiva a eventi di rilevanza internazionale come il Merano Wine Festival è quanto mai rappresentativa della crescente volontà di mettersi in mostra e utilizzare con efficacia il potenziale gastronomico abruzzese. Questo cambiamento è frutto di un lavoro strategico avvenuto attraverso un partenariato consolidato in tre anni, che ha messo in risalto le eccellenze del territorio.
Gli show cooking: una celebrazione della tradizione culinaria
Nella Gourmet Arena, gli show cooking hanno catturato l’attenzione del pubblico coinvolgendolo in un viaggio gastronomico attraverso l’Abruzzo. La preparazione di piatti che raccontano una storia è stata una delle caratteristiche più affascinanti di questi eventi. Chef come Angelo D’Alesio e Carlo Auriti hanno eseguito ricette tradizionali come le chitarra alla teramana con pallottine, presentando anche varianti innovative.
Un altro piatto rappresentativo è stato “La transumanza”, che ha visto la preparazione di una tartare di pecora accompagnata da una salsa agrodolce di pastinaca, una combinazione che ha stupito i presenti. Ma non è tutto: il dolce “Dolce Abruzzo”, con ferratelle e scrucchijata di uve montepulciano, ha concluso le degustazioni con un assaggio della tradizione dolciaria locale.
Questi momenti di cucina live hanno non solo proposto piatti di alta qualità ma hanno anche evidenziato l’importanza del patrimonio culturale gastronomico abruzzese, ispirando i giovani chef e creando un collegamento tra il passato e l’innovazione.
Un forte impegno per la promozione del territorio
L’impegno della Regione Abruzzo si riflette nei diversi progetti che sono stati messi in atto, tra cui il progetto “Terre d’Abruzzo”. Questo ha portato alla creazione di un punto informativo in cui gli studenti dell’Istituto Tecnico per il Turismo di Tagliacozzo hanno potuto distribuire materiali e brochure agli visitatori. L’esperienza e l’entusiasmo dei ragazzi hanno arricchito ulteriormente l’atmosfera del festival, dimostrando come l’educazione gastronomica e il coinvolgimento dei giovani siano fondamentali per il futuro del settore.
Sono state apprezzate anche le degustazioni di salumi tipici e spumanti, scelte con cura per mettere in mostra la qualità dei prodotti locali. L’Aperitivo Marso, con la partecipazione di un bartender vincitore di un contest regionale, ha rappresentato un ulteriore momento di successo nella promozione dei sapori abruzzesi.
Il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche locali, insieme all’Unione Regionale Cuochi Abruzzesi , ha reso il festival una vera e propria festa della gastronomia, capace di unire tradizione e modernità in un contesto di divulgazione e celebrazione della cultura culinaria dell’Abruzzo.
Ultimo aggiornamento il 11 Novembre 2024 da Donatella Ercolano